Bruxelles – Una frase sull’Ucraina detta forse con leggerezza o (più probabilmente) per far piacere a Mosca, da parte del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, ha scatenato una vibrata protesta diplomatica da Kiev, che accusa Bruxelles di aver favorito un nuovo attacco polemico da parte della stampa russa.
Ieri, incontrando il corpo diplomatico presso l’Unione europea Juncker aveva detto che “al momento abbiamo 60 guerre in corso nel mondo, 60, e nessuna in Europa se ignoro l’Ucraina, che non è ‘europea’ nel senso dell’Unione europea. Ho visto che il mio amico (il presidente ucraino, ndr) Poroshenko ha detto pochi giorni fa: ‘Ecco l’Ucraina, è l’Unione europea, ed è la Nato’, ma per il momento non è né l’uno né l’altro e credo che dobbiamo tenerlo chiaro in mente”.
La stampa russa e filo russa si è scatenata nel riportare questa frase, interpretata come una presa di distanza di Bruxelles da Kiev e oggi il capo della missione ucraina presso l’Ue Mykola Tochytskyi ha chiesto “chiarimenti sulle dichiarazioni recenti del presidente della Commissione Jean-Claude Juncker”. In una lettera il rappresentante diplomatico ha richiamato l’attenzione “sulle parole reali del presidente Petro Poroshenko”, che in un recente discorso “ha sottolineato il corso strategico inalterato dell’Ucraina per l’integrazione nell’Unione europea e nelle strutture euro-atlantiche”.
Tochytskyi nella sua lettera ha poi espresso “la preoccupazione per come le parole del presidente della Commissione europea sono state ampiamente utilizzate dai mezzi propagandistici russi in una campagna di informazione volta a screditare l’Ucraina e il suo corso di integrazione europea”, sottolineando come questo è accaduto alla vigilia dell’entrata in vigore dell’accordo di associazione Ue-Ucraina.
La chiusura della lettera è però la parte più dura. Il capo della missione dell’Ucraina dopo parole di apprezzamento per “il sostegno politico e finanziario su vasta scala” dell’Unione europea nel contrastare l’aggressione russa e attuare riforme cruciali e ha espresso “la speranza che in futuro le dichiarazioni dei funzionari dell’Ue in relazione all’Ucraina corrispondano al livello di cooperazione strategica tra l’Ucraina e l’Ue”.