Bruxelles – Una nuova idea di Europa? Sì, è anche questo ciò che si otterrà, o almeno, si contribuirà ad alimentare, attraverso lo stanziamento da parte dell’Unione Europea di una somma di 1,2 miliardi di euro, destinati a contribuire alle spese della ricostruzione nelle zone terremotate dell’Italia centrale. Di questo ne è convinto l’eurodeputato Giovanni La Via, membro del partito popolare europeo (Ppe) e relatore del testo che verrà votato oggi nella commissione Bilancio del Parlamento europeo e per poi passare al vaglio della plenaria di Strasburgo il prossimo 13 settembre.
“Pensare che ci sono Stati i cui cittadini, pagando le tasse, contribuiranno alla ricostruzione è un segno forte”, ha spiegato La Via a Eunews, un segno che dimostra che “l’Europa c’è ed è solidale”. E ciò ha validità “non soltanto per gli italiani, ma per tutti i cittadini europei per i quali è di fondamentale importanza sapere che “l’Europa e gli altri paesi sono disposti ad intervenire in seguito a simili catastrofi”. “E questa”, ha tenuto a chiarire La Via “non è una garanzia per quei paesi che sono fuori dall’Europa”.
Il segnale, inoltre, vale anche come contraccolpo nei confronti delle critiche mosse verso l’Ue da parte dei partiti euroscettici. La Via non si è sbilanciato troppo sul punto, ma ha ammesso di essere curioso “su come voteranno gli eurodeputati euroscettici, anche italiani, che si sono sempre opposti agli interventi tramite il fondo di solidarietà europeo”
La solidarietà, in Europa, non è cosa nuova, ha sembrato voler ricordare l’eurodeputato che ha spiegato come “il fondo di solidarietà europeo, creato nell’estate del 2002, è stato da allora utilizzato numerose volte in risposta a catastrofi quali inondazioni, incendi, tempeste, siccità e anche terremoti, con l’erogazione di fondi a favore di diversi Paesi europei”. Tuttavia, ha tenuto a precisare, “gli interventi fatti finora non hanno mai ecceduto i 300 milioni di euro e la cifra di 1,2 miliardi di euro, messa a disposizione del nostro paese, costituisce la più grande donazione finanziaria mai stanziata dal fondo in seguito ad eventi catastrofici”. Evento per cui, ha ricordato La Via, “si contano più di 300 vittime e le cui immagini hanno scosso notevolmente la sensibilità europea”. In termini percentuali, i fondi saranno utili a coprire circa il 6% dei danni: “Una percentuale che potrebbe sembrare non molto alta, ma che in realtà – ha precisato l’eurodeputato – è pari una finanziaria del nostro paese”.
“Il successo”, ha tenuto a sottolineare La Via, “non solo si deve all’ammontare della cifra”, ma anche alle tempistiche: “Il Parlamento europeo ha fatto tutto ciò che ha potuto per ridurre i tempi di approvazione che, di solito, non sono così rapidi. Abbiamo utilizzato che le settimane estive, perché crediamo che queste risorse vadano messe a disposizione il prima possibile”.
La destinazione finale dei fondi? “In primo luogo”, ha spiegato La Via, “è necessario alleviare il disagio di coloro che sono rimasti senza casa e hanno perso tutto, contribuendo alla costruzione di alloggi temporanei e infrastrutture come quelle per la viabilità o gli acquedotti”. Insomma: “puntare al ripristino di condizioni di vita normali il più presto possibile in tutti i territori colpiti”. Oltre a ciò, “i fondi serviranno a coprire interventi destinati al recupero del patrimonio culturale italiano danneggiato come la Basilica di San Benedetto a Norcia”.