Bruxelles – L’obiettivo principale del Parlamento europeo all’interno dei negoziati Brexit, in questo momento, è quello di cercare di salvaguardare i diritti dei cittadini. Questo è ciò che sostiene Guy Verhofstadt, membro del partito liberale europeo (Alde) e capo negoziatore per la Brexit del Parlamento. Davanti ai colleghi eurodeputati, il belga ha tenuto a precisare che la linea dell’organo legislativo europeo “non prevede differenze tra cittadini Ue e cittadini britannici”. Lo scopo è “la tutela dei diritti di tutti”.
Per questo, ha dichiarato Verhofstadt, “la mia intenzione è quella di arrivare alla Plenaria di ottobre con una proposta di risoluzione riguardante i diritti dei cittadini, che indichi le sue posizioni in merito alle proposte messe sul tavolo dal governo britannico”. Secondo l’eurodeputato liberale, che si aspetta di ottenere pieno appoggio sia dal gruppo direttivo sulla Brexit del Parlamento che dai presidenti delle commissioni parlamentari, “è meglio chiarire ora cosa secondo noi è accettabile o meno, piuttosto che attendere la fine dei negoziati prevista per Marzo 2019”. Oltre a ciò, ha aggiunto Verhofstadt, la risoluzione potrebbe essere uno “strumento utile per capire a che punto siamo con i negoziati”. Sulla natura delle proposte avanzate dal Regno Unito, il capo negoziatore per il Parlamento dell’Ue, si limita a domandarsi se, forse, “non sarebbe meglio continuare a garantire i diritti dei cittadini Ue così come lo sono ora, piuttosto che creare nuove regole che li integrino nel sistema di immigrazione del Regno Unito in futuro”.
Il tema dei diritti dei cittadini, insieme alle questioni finanziarie e a quella del confine con l’Irlanda, è al centro delle discussioni attualmente in corso a Bruxelles tra il capo negoziatore Ue per la Brexit, Michel Barnier, e il ministro britannico per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, David Davis, che si concluderanno nella giornata di domani.