Roma – Nessuna città italiana è in grado di diventare la Capitale europea dell’innovazione 2017. Tra i circa ottomila comuni dello Stivale, non c’è una metropoli, un capoluogo di provincia né un piccolo borgo che abbiano saputo creare un “ecosistema dell’innovazione” – per dirla con il commissario europeo per la Ricerca Carlos Moedas – in grado di contendere il titolo alle 10 finaliste di quest’anno.
La Francia ha in lizza ancora ben 3 candidature: Nizza, Parigi e Tolosa. Con Helsinki e Tampere, la Finlandia si gioca due chances, al pari della Danimarca che concorre con Aarhus e Copenaghen. La Germania, con la Capitale Berlino, ha una sola città in corsa, come l’Estonia rappresentata da Tallin, e Israele che partecipa con Tel Aviv.
Le finaliste sono state selezionate tra 32 candidature da un gruppo indipendente di esperti, i quali hanno considerato le soluzioni innovative adottate al fine di migliorare la qualità della vita nei centri urbani e di coinvolgere maggiormente i cittadini nelle rispettive comunità.
La vincitrice del concorso sarà svelata al Web Summit di Lisbona, il prossimo 7 novembre, e riceverà 1 milione di euro per continuare a sostenere le attività innovative della città. Previsti due ‘premi di consolazione” da 100mila euro a testa per altre due città finaliste.