Bruxelles – Il presidente turco Erdogan sta andando troppo oltre, e forse a “proteggere” il rapporto tra Unione europea e Turchia non basta più la paura di Bruxelles che Ankara possa smettere di essere un freno ai movimenti di migranti. Il commissario europeo all’Allargamento Johannes Hahn in un’intervista ha chiesto un cambiamento di atteggiamento dell’Ue circa l’adesione della Turchia all’Unione, dopo che il presidente Recep Tayyip Erdogan ha invitato i turchi che vivono in Germania a non votare per i due partiti ora al governo nelle prossime elezioni politiche di settembre.
Erdogan ha affermato la scorsa settimana che i cittadini tedeschi con origine turca “non dovrebbero votare” per i democratici cristiani del partito della cancelliera Angela Merkel (Cdu), o per il Partito socialdemocratico di Martin Schulz (Spd) e neanche per il partito verde perché avrebbero dimostrato una posizione “anti-turca”.
“Ritengo che sia giunto il momento per gli Stati membri di discutere le implicazioni strategiche di questo comportamento. Scrollare le spalle non è una strategia politica a lungo termine”, ha detto Hahn al quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung, aggiungendo anche la questione della richiesta di estradizione di Ankara dello scrittore tedesco-turco Dogan Akhanli, che è stato fermato su richiesta turca e poi rilasciato dalle autorità spagnole.
“L’interferenza del presidente Recep Tayyip Erdogan in una campagna elettorale nazionale e le richieste di estradizione per quanto riguarda i presunti oppositori politici sono inaccettabili”, ha sottolineato il commissario austriaco.
Intanto il Parlamento europeo già a luglio aveva votato a grande maggioranza per sospendere i colloqui di adesione della Turchia con l’Ue, sostenendo che la repressione del presidente Erdogan sugli oppositori politici significava che Ankara non soddisfa i criteri democratici dell’Unione. Fino a oggi però gli stati membri dell’Ue e la Commissione europea si sono solo limitati a criticare il comportamento turco, senza minacciare contromosse. C’è anche da dire, invero, che Erdogan ha più volte espresso posizioni negli ultimi mesi che escludono un suo interesse ad aderire all’Unione.