Bruxelles – La Guardia costiera libica spara contro le navi delle Organizzazione non governative (Ong). Un avvenimento “da condannare” per la Commissione europea, impegnata nell’addestramento dei libici per aumentare le capacità di pattugliamento e controllo in mare contro i trafficanti di migranti, come d’accordo con gli Stati membri dell’Ue.
Proactiva Open Arms, ong spagnola impegnata in operazioni di soccorso nel Mediterraneo centrale, ha denunciato di essere stata cannoneggiata dalle imbarcazioni libiche ai confini a ridosso delle acque territoriali del Paese nordafricano. “La guardia costiera libica, addestrata e finanziata dall’Unione europea, minaccia e spara”, ha scritto in un tweet la Ong spagnola. Parole che hanno imposto precisazioni immediate della Commissione europea. “L’Ue non finanzia la Guardia costiera libica”, chiarisce Catherine Ray, portavoce del Servizio per l’azione esterna dell’Ue. “Quello che facciamo è addestrare alcuni dei membri” della Guardia costiere libica al fine di “accrescere le capacità di controllo in mare nei rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani”.
Sucedió ayer 8:30am en aguas internacionales. Patrullera guardacostas Libios, formados y financiados #UE, amenaza y dispara #OpenArms pic.twitter.com/tYqeBDFclF
— PROACTIVA OPEN ARMS (@openarms_fund) 8 agosto 2017
L’Ue dunque non finanzia la marina libica né insegna a sparare sulle navi, ma certo qualcosa è andato storto. Cosa ancora non è chiaro. Si sa quello che ha denunciato la Ong spagnola. Secondo le autorità libiche la nave della Ong avrebbe sconfinato finendo in acque territoriali libiche, cosa non permessa. A seguito di ciò sarebbero seguiti inviti a invertire la rotta e colpi di avvertimento. “Non abbiamo ulteriori informazioni sull’accaduto al momento e quindi non siamo nella condizioni di poterci esprimere”, ha fatto sapere Ray. “A prescidere da quello che è successo ogni forma di violenza è da condannare”.