Bruxelles – Il Regno Unito non si faccia illusioni. “Londra dovrà trasferire soldi a Bruxelles almeno fino al 2020”, se non addirittura oltre questa data. Il commissario europeo per il Bilancio, Gunther Oettinger, fa chiarezza circa le voci delle presunte intenzioni britanniche di pagare ‘solo’ 40 miliardi di euro quale conto per l’uscita dall’Ue. In un’intervista rilasciata alla Bild, Oettinger ricorda che il Regno Unito ha sottoscritto impegni di finanziamento per programmi “a lungo termine” e per questo motivo tali obblighi continueranno anche dopo l’uscita di Londra dall’Ue, prevista per marzo 2019.
La questione finanziaria ha acceso e alimentato il dibattito sulla Brexit sin da subito. L’Ue pretende che i britannici onorino tutti gli impegni e non sono disposti a concedere sconti. L’uscita del Regno Unito provocherà un buco di bilancio, e a Bruxelles come nelle altre capitali ci si sta interrogando su come coprire ammanchi stimati tra i 10 e i 12 miliardi di euro l’anno. Una misura potrebbe essere abolire i ‘rebate’, gli indennizzi previsti per il contributo di alcuni Stati membri al finanziamento dell’Ue. Per Oettinger, “se con la Brexit ‘la madre di questi sconti’ deve essere abolita, allora anche gli altri rebate andrebbero aboliti”. Si riferisce all’indennizzo britannico, il più sostanzioso di tutti, e a quelli riconosciuti a Danimarca (130 milioni), Paesi Bassi (695 milioni) e Svezia (185 milioni). La Brexit, secondo Oettinger deve portare quindi a un effetto a cascata, ma su questo si rischiano divisioni.