Bruxelles – La Commissione europea ha stanziato 46 milioni di euro per rinforzare le capacità di controllo dei confini e la gestione dei flussi migratori della Libia. Il programma mira a rafforzare le attività a sostegno delle Guardie di frontiera e costiera libiche e sarà attuato dal Ministero degli Interni italiano e cofinanziato dall’Italia. Questo finanziamento fa seguito alle promesse di aiuto fatte da Jean-Claude Juncker al premier Paolo Gentiloni nella lettera dl 25 luglio, e affianca l’impegno assunto dal governo italiano, che oggi ha varato il piano di per l’intervento navale in acque libiche per il sostegno alla Guardia costiera che fa capo a Tripoli.
“Mentre continuiamo a lavorare a una soluzione politica della crisi politica del Paese, che porti pace e riconciliazione, continuiamo a sostenere le comunità e le autorità libiche, anche nella loro capacità di affrontare i flussi migratori, di salvaguardare i migranti, assicurandoci che i diritti umani siano rispettati e che si combatta contro le reti del contrabbando”, ha dichiarato l’alta rappresentante dell’Ue, Federica Mogherini. I fondi saranno presi dal Trust Fund per l’Africa creato dalla Commissione, che con questo stanziamento “ha già mobilitato 136 milioni per il miglioramento dei controlli dei confini della Libia”, ha rivendicato il commissario all’Allargamento Johannes Hahn.
Con questi soldi si sosterrà l’addestramento della Guardia Costiera per le sue operazioni nel Mediterranei, si contribuirà alla manutenzione della sua flotta e all’acquisto di materiale da equipaggiamento. Si realizzeranno le strutture di base per fornire alla Guardia costiera la capacità iniziale di organizzare meglio le operazioni di controllo, dotandola degli strumenti necessari per coordinarle. Infine il finanziamento verrà utilizzato per migliorare il lavoro della guardia frontiera nel controllo dei confini al sud del paese, per provare ad arrestare i flussi migratori prima che arrivino in Libia.