Decine di militanti di Amnesty international hanno manifestato questa matitna a Bruxelles per chiedere alla Turchia di rilasciare tutti gli attivisti per i diritti umani ingiustamente incarcerati nelle purge seguite al fallito colpo di Stato. Lo hanno fatto mentre i rappresentanti del governo di Erdogan erano al Consiglio Ue per un dialogo di Alto livello con l’Unione. Tra gli incarcerati ci sono il presidente e la direttrice di Amnesty International Turchia sono stati incarcerati.
Sul sito di Amnesty Italia l’organizzazione, nel chiedere di firmare una petizione per la loro liberazione, spiega:
“Idil Eser, direttrice di Amnesty International Turchia, è oggetto di indagine, insieme ad altri sette attivisti per i diritti umani e a due formatori, per “appartenenza a un’organizzazione terroristica“. Erano stati arrestati alle 10 di mattina del 5 luglio dalla polizia in un albergo dell’isola di Büyükada, al largo di Istanbul, mentre stavano prendendo parte a un corso di formazione. Per oltre 28 ore – quattro in più rispetto a quanto consentito dalla legge turca – non hanno potuto contattare i loro avvocati e, sempre in contrasto con la normativa del paese, neanche i loro familiari.
L’arresto della direttrice di Amnesty International Turchia segue di poche settimane il rinvio a giudizio anch’esso immotivato del presidente Taner Kılıç.
Il presidente di Amnesty International Turchia è accusato insieme ad altri 22 avvocati per il sospetto di avere legami col movimento di Fethullah Gülen, il 9 giugno è stato incriminato per appartenenza alla “Organizzazione terroristica Fethullah Gülen” e posto in detenzione in attesa del processo”