Roma – La bolletta elettrica diventerà più leggera, quella dell’acqua potrebbe aumentare e gli operatori telefonici pagheranno multe salate se non rispetteranno il divieto di tariffe aggiuntive per il roaming all’interno dell’Ue. Sono questi alcuni degli effetti che la Legge europea 2017 promette di dispiegare se arriverà anche il via libera del Senato, dopo che oggi il provvedimento è stato approvato alla Camera. Ecco nel dettaglio alcune delle misure prevista dalla norma che punta a completare il recepimento di 3 direttive, a sanare 3 procedure di infrazione e a chiudere 6 pre-infrazioni.
Sconti in bolletta – Entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, salvo modifiche a Palazzo Madama, il ministero dello Sviluppo economico può emanare uno o più decreti in base ai quali “sono ridefinite le imprese a forte consumo di energia elettrica e le agevolazioni” a loro riconosciute. La revisione dovrà essere realizzata “in modo progressivo per classi di intensità elettrica calcolata sul fatturato dell’impresa, purché nel rispetto dei livelli di contribuzione minima” stabiliti dall’Ue. Il nuovo meccanismo entrerà in vigore dal 2018, e le risorse liberate dal riordino complessivo delle agevolazioni sugli energivori e sugli oneri da rinnovabili, “per gli anni 2018-2020 sono destinate, per un minimo del 50%, alla riduzione diretta delle tariffe” praticate alle famiglie e alle imprese non energivore.
Roaming – Il testo licenziato dalla Camera introduce sanzioni per gli operatori telefonici che violino le norme europee sui servizi di roaming sulle reti pubbliche di comunicazioni mobili. L’Autorità garante potrà comminare una sanzione amministrativa dai 120mila ai 2,5 milioni di euro, ordinando al contempo l’immediata cessazione della violazione.
Acqua più ‘salata’ – Per effetto della norma sul controllo delle emissioni per gli impianti di gestione delle acque reflue, la bolletta dell’acqua potrà essere più cara. Il provvedimento, infatti, impone al gestore del servizio idrico integrato di eseguire il monitoraggio, non in relazione alla potenzialità dell’impianto, ma al carico inquinante generato dall’agglomerato urbano. Se l’operazione comporterà dei costi aggiuntivi, il legislatore prevede che questi possano essere recuperati con un rincaro della bolletta, appunto.
Copyright – Il Garante per le comunicazioni (Agcom) avrà più poteri per far rimuovere contenuti pubblicati online in violazione delle norme sul diritto d’autore. L’Autorità, “su istanza dei titolari dei diritti, può ordinare in via cautelare ai prestatori di servizi della società dell’informazione di porre fine immediatamente alle violazioni”, se queste “risultino manifeste sulla base di un sommario apprezzamento dei fatti e sussista la minaccia di un pregiudizio imminente e irreparabile per i titolari” stessi del copyright. Sarà la stessa Agcom a stabilire “con proprio regolamento le modalità con le quali il provvedimento cautelare è adottato e comunicato ai soggetti interessati”, così come le modalità per presentare eventuale ricorso. Il garante dovrà anche individuare misure idonee a impedire la reiterazione di violazioni già accertate.
Rimborso tasse – Se quando si acquista un bene o un servizio viene applicata “un’imposta non dovuta”, e se la fattispecie viene “accertata in via definitiva dall’amministrazione finanziaria”, la relativa richiesta di rimborso deve essere presentata entro due anni dalla data del pagamento o, se posteriore, dal giorno in cui si è verificato il presupposto per la restituzione”. La domanda “può essere presentata dal cedente (del bene, ndr) o prestatore (del servizio, ndr) entro il termine di due anni dall’avvenuta restituzione al cessionario o committente dell’importo pagato a titolo di rivalsa”. Il rimborso dell’imposta viene tuttavia escluso “qualora il versamento sia avvenuto in un contesto di frode fiscale”.
Rimborsi Iva – La Legge europea 2017 introduce un “ristoro forfettario” dei costi sostenuti dai soggetti passivi che prestano garanzia a favore dello stato in relazione alle richieste di rimborso Iva. L’entità del ristoro è fissata allo 0,15% dell’importo garantito per ogni anno di durata della garanzia. Per far fronte a questa spesa sono previsti 23,5 milioni di euro all’anno a partire dal 2018.
Esenzioni Iva – L’Imposta sul valore aggiunto è al centro anche di un’altra norma, quella esenta dall’imposizione Iva sulla cessione di beni destinati fuori dall’Ue e indirizzati a soggetti della cooperazione allo sviluppo in attuazione di finalità umanitarie.
Risarcimento vittime di violenza – Sparisce la soglia di reddito di 11.528 euro per accedere all’indennizzo previsto per le vittime di reati violenti o per i loro eredi. Anche chi ha un reddito superiore può esigere il risarcimento e, per far fronte agli oneri, la legge mette a dispoisizione 12,8 milioni di euro per il 2017 e 31,4 per il 2018.