Bruxelles – Rispetto alla situazione del 2008 sono stati fatti “progressi sostanziali” sia nell’area del cambiamento climatico che in quella energetica “attraverso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e del consumo di energia combinato con un aumento dell’uso delle fonti energetiche rinnovabili”. Lo afferma Eurostat nello studio “Smarter, greener, more inclusive?”. Per l’ufficio statistico dell’Ue “sviluppi positivi” sono visibili anche nell’area dell’educazione attraverso “l’aumento del tasso di istruzione superiore terziaria e la riduzione del numero di chi abbandona anticipatamente gli studi”. I progressi sono stati “più limitati” per le spese di Ricerca e Sviluppo e per l’occupazione mentre la distanza dal target da raggiungere sulla diminuzione della povertà “è ancora significativa”.
La strategia Europa 2020, adottata dal Consiglio europeo nel giugno 2010, è l’agenda dell’Unione europea per il lavoro e la crescita per l’attuale decennio. L’obiettivo principale della strategia è quello di garantire livelli elevati di occupazione, produttività e coesione sociale negli Stati membri, riducendo l’impatto sull’ambiente. Per raggiungere questo obiettivo, l’Ue ha adottato obiettivi da raggiungere entro il 2020 in cinque settori: l’occupazione, la ricerca e lo sviluppo, il cambiamento climatico e l’energia, l’istruzione e la riduzione della povertà.