Il Vertice del G7 di Taormina è servito a constatare il disaccordo tra l’Europa e l’America di Trump circa le principali questioni sul tavolo, non ultima quella sul Clima e l’intenzione non mascherata di del presidente americano di voler uscire dall’Accordo di Parigi.
Il G20 di Amburgo, il cui tema è stato: “dare forma ad un mondo interconnesso″, in un momento particolarmente delicato dello scenario geopolitico internazionale, pur dovendo registrare il nuovo ″No″ degli Usa a rientrare nell’Accordo sul Clima di Parigi, ha visto, anche, l’unione dei Paesi Ue nella difesa ″dell’ambizioso programma di azione del G20 sul clima ed energia per la crescita″, come si legge nella lettera che hanno firmato congiuntamente Donald Tusk e Jean-Claude Juncker, indirizzata ai Capi di Stato e di Governo Ue, in cui illustrano i temi principali del Vertice, e che spiega le principali questioni affrontate durante il summit e le posizioni Ue in tema di cambiamenti climatici, a favore del ″libero scambio di informazioni nel rispetto delle regole sulla protezione dei dati″ in riferimento alla rivoluzione digitale e l’unione dei Paesi UE sulla questione dei migranti, per le quali l’Unione ha chiesto il sostegno per i due ″Global Compact″ sui rifugiati, voluti lo scorso 9 maggio in occasione della ″Giornata dell’Europa″ dall’Onu, e la messa in atto, quindi, di percorsi legali per la migrazione.
I leader del G20 hanno puntato l’attenzione soprattutto sulla reale condivisione dei vantaggi della globalizzazione a livello internazionale, su un’effettiva condivisione di responsabilità sulle questioni più gravi e urgenti, come quella della lotta al terrorismo e del suo finanziamento, confermando il loro impegno nell’utilizzo di tutti gli strumenti politici, monetari, fiscali e strutturali sia a livello dei singoli Paesi che a livello compartecipato, per ottenere uno sviluppo per tutti, che sia effettivamente sostenibile, equilibrato ed inclusivo, rafforzando economicamente e finanziariamente la capacità di resilienza di ciascuno. Tra le priorità hanno posto l’accento, anche, su un sistema commerciale multilaterale aperto e disciplinato da regole eque. È proprio a riguardo che, sul tema del commercio estero, il Presidente americano ha dichiarato di aspettarsi in tempi brevi un accordo commerciale con il Regno Unito.
Ma il punto delicato del Clima continua ad essere l’elemento di ″disunione” tra Trump e gli interlocutori internazionali convenuti.
L’Unione Europea, al termine del Vertice, si conferma, quindi, un punto di riferimento globale per tutti coloro che valorizzano i principi della ″democrazia liberale e dei diritti umani, del commercio libero ed equo o di azioni concrete per affrontare sfide globali – come si legge nella lettera di Tusk e Juncker, che proseguono – un’Unione forte e determinata è il modo migliore per promuovere i nostri valori e gli interessi, per sostenere un sistema multilaterale basato su regole e, infine per proteggere e difendere i cittadini″.
Anna Marzia Del Porto