Bruxelles – La “eco-innovazione” è la chiave di volta per riuscire a cambiare il modello lineare della nostra economia e avviarsi verso un futuro circolare, garantendo la salvaguardia dell’ambiente e uno stile di vita sostenibile. L’Estonia lascia subito la sua impronta sul primo incontro informale dei ministri dell’Ambiente della sua presidenza di turno dell’Ue: lo Stato “più digitale d’Europa” vuole puntare tutto sull’innovazione anche in campo ecologico per garantire un futuro sostenibile al continente. “Se vogliamo continuare ad aumentare i nostri standard di vita, abbiamo bisogno di nuove idee e nuove soluzioni, ed è qui che arriva la eco-innovazione” ha spiegato Siim Kiisler, ministro estone dell’Ambiente. “I rifiuti possono essere una risorsa di valore, i prodotti possono essere concepiti per essere più ‘verdi’, i processi possono essere più intelligenti ed efficienti”, ha poi puntualizzato guardando al futuro.
L’Estonia ha deciso di fare dell’eco-innovazione una priorità del suo semestre di presidenza, un’idea condivisa anche da Bulgaria e Austria, che guideranno i lavori del Consiglio nel 2018. Durante la prima giornata di lavori della riunione che si è svolta a Tallin (i lavori proseguiranno anche domani con un focus sui cambiamenti climatici), i ministri hanno affrontato i temi della trasparenza dei prodotti, le ‘smart cities’ e i finanziamenti. Riguardo al primo punto, gli Stati membri stanno considerando la possibilità di creare una sorta di “etichetta ecologica” per ogni prodotto sulla falsariga di ciò che avviene per gli alimenti, in modo da dare ai consumatori tutte le informazioni necessarie per conoscere l’impronta ecologica del materiale che stanno acquistando. L’idea alla base è che in questo modo il mercato comincerà a orientarsi da solo verso produzioni più rispettose dell’ambiente, perché i cittadini preferiranno in generale gli oggetti che hanno un minore impatto ambientale.