Bruxelles – “La casta si tiene il privilegio: il parlamento europeo ha detto no alla nostra proposta di risoluzione per l’abolizione della pensione privilegiata degli eurodeputati. E’ la solita musica: ai politici i privilegi, ai cittadini l’austerity”, così commentano i parlamentari europei M5S Laura Agea, Marco Valli e Laura Ferrara.
“La decisione, che è stata appena presa dai coordinatori della commissione Giuridica, è vergognosa. Noi vogliamo una pensione equa per gli europarlamentari e non privilegi della casta. Solo ieri avevamo rivolto un appello a tutti i gruppi politici per sostenere la nostra proposta e far vincere l’Europa dei cittadini. Ma Pd, Forza Italia, Lega Nord e tutti i parlamentari italiani, attraverso i loro gruppi politici al Parlamento europeo, hanno preferito mantenere un privilegio senza senso. Per noi era importante che l’europarlamento desse il buon esempio, ma per le altre forze politiche non è così”, continuano gli eurodeputati.
“Ricordiamo che tutti gli eurodeputati, al compimento dei 63 anni di età, hanno diritto a un pensione di anzianità a vita pari al 3,5% della retribuzione per ciascun anno completo di esercizio di mandato. Con 5 anni di mandato si matura una pensione a vita pari a 1.484,70 euro al mese. Con due legislature l’assegno raddoppia. I deputati europei inoltre non versano i contributi come tutti i normali cittadini. Questo è un privilegio perché ai parlamentari basta stare su una poltrona anche un solo anno per andare in pensione a 63 anni e avere diritto a un assegno”, aggiungono Agea, Valli e Ferrara.