Bruxelles – Un vertice “straordinario e immediato” tra i capi di Stato e di governo europei, da svolgersi prima della pausa estiva, al fine di “dare una risposta immediata e concreta alla crisi migratoria”: questo è ciò che ha chiesto il gruppo parlamentare dei socialisti e democratici (S&D) in una lettera inviata al presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk.
“Sarebbe un errore oltraggioso, e un terribile messaggio da inviare ai cittadini europei, aspettare fino al 18 ottobre per la prossima riunione del Consiglio dell’Unione europea”, ha affermato il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella. “Il Mar Mediterraneo continua a testimoniare molte tragedie umane in assenza di una corretta risposta a livello europeo, l’arrivo di migliaia di migranti in Europa attraverso le coste italiane e greche non è più sostenibile”, si legge nella lettera.
Le priorità, come sottolineato da Pittella, consistono nell’applicazione del “meccanismo di trasferimento a tutte le nazionalità di paesi terzi”, la riforma del sistema di Dublino che “deve essere aggiornato alla situazione attuale” e un’impegno a lungo termine da parte europea per stabilizzare la Libia e investire in Africa, per “contenere veramente le cause di questi enormi flussi migratori”.
La lettera inviata a Tusk riprende i toni della polemica di queste settimane sulla mancata solidarietà da parte degli Stati membri nei confronti dell’Italia: “I paesi vicini all’Italia hanno chiuso le loro frontiere per contenere gli spostamenti dei migranti a nord”, è scritto nel testo. “Polonia e Ungheria non accetta di ospitare i richiedenti asilo e altri rifiutano di aprire i loro porti mediterranei nemmeno ad una sola nave di salvataggio”.
La situazione è “inaccettabile”, ha affermato Pittella e “coloro che rifiutano di agire devono assumersi la responsabilità politica e morale di minare non solo alla stabilità politica e sociale dell’Italia, ma a quella dell’Europa nel suo complesso”. “Una situazione così scandalosa non può continuare. Soluzioni di silenzio o vuoto sono ormai inutili”, ha rincarato l’eurodeputato, invitando Istituzioni e Stati membri ad affrontare insieme le sfide poste dal fenomeno dell’immigrazione: “In gioco c’è il futuro della nostra Unione”.
Il gruppo S&D ha anche inviato una lettera al premier Paolo Gentiloni e al ministro degli interni Marco Minniti, con l’intento di esprimere la “piena solidarietà e il grande apprezzamento” per il lavoro svolto finora dalle autorità italiane.