Bruxelles – Ripartire da Maastricht e rivedere le scelte fatte a ridosso della crisi finanziaria: questo è ciò a cui si deve puntare nel progetto di riforma della Ue e della zona euro che sarà sul tavolo dei dibattiti politici a partire da ottobre, secondo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei Sandro Gozi. “Non è più la stagione dei compiti a casa contraddistinti da verifiche occhiute nell’immediato”, ha affermato Gozi in un’intervista al Corriere della Sera, sottolineando la necessità di passare “da una logica sanzionatoria a una logica incoraggiante” in relazione a quello che sarà il nuovo bilancio europeo. Necessità che, chiarisce Gozi al Corriere, è condivisa anche dal commissario europeo per il Bilancio Günther Oettinger.
Questa nuova logica, spiega Gozi, “serve a stabilire che una parte dei fondi supplementari Ue vanno destinati agli Stati membri che dimostrino di impegnarsi in un credibile progetto di sviluppo e riforme strutturali”. Insomma, l’obiettivo centrale sarebbe quello di “dare di più a chi fa di più”.
Sulle proposte lanciate dall’ex-premier Matteo Renzi che vorrebbe mantenere il deficit al 2,9% per 5 anni, recuperando 30 miliardi da destinare al taglio delle tasse, Gozi si dice ottimista sulla possibilità di trovare un accordo con Bruxelles. La proposta, spiega Gozi, “si configura come una proposta di legislatura, strutturata in modo tale da concorrere al progetto di riforma” a cui si andrà in contro a partire dal prossimo autunno.