Bruxelles – Unione europea e Organizzazioni non governative devono lavorare insieme per gestire il flusso dei migranti. Un’affermazione, quella dell’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Federica Mogherini, in netto contrasto con le minacce italiane di “chiudere i porti in faccia” alle Ong. “I nostri nemici comuni sono i trafficanti” di esseri umani, e “mi aspetto che le Ong denuncino” tutto questo. Intervenendo al forum organizzato a Bruxelles con i rappresentanti della società civile Mogherini ha sottolineato l’importanza del lavoro congiunto tra Ue e organizzazioni, ma nel rispetto delle missioni internazionali e all’interno di “canali regolari di immigrazione”.
Le Ong sono una risorsa, soprattutto nel garantire “dignità” ai migranti, perché “salvare vite” in mare “non è sufficiente, se non le si protegge”. E quando si guarda ai flussi di migranti, Mogherini ha voluto chiarire come stanno le cose. “L’immigrazione non è un problema, a meno che non lo diventi per i migranti nella misura in cui diventano schiavi o muoiono”. I trafficanti di esseri umani, non sono responsabili per il movimento di barconi o, almeno, non solo quello. Sono responsabili per quello che accade durante e, soprattutto, dopo. “Quello che accade con i migranti è una negazione della dignità umana. Qui i nostro nemici comuni sono i trafficanti”, ha detto ai rappresentanti delle Ong presenti a Bruxelles. A tutti ha ricordato qual è il suo approccio alle difficoltà. “I problemi non si negano, si affrontano”. Un messaggio buono anche gli Stati membri, che sulle politiche di immigrazione finora hanno fatto poco.