Bruxelles — A sei mesi dal lancio del Corpo europeo di solidarietà da parte della Commissione europea, e a seguito della selezione di partecipazione a progetti di volontariato cominciata lo scorso marzo, migliaia di posti lavorativi stanno finalmente divenendo una realtà per i giovani d’Europa. A tal fine, la Commissione europea si è impegnata a fornire il proprio supporto a due progetti condotti dai servizi pubblici per il lavoro italiani e francesi, che permetteranno a non meno di 6.000 giovani di partecipare a progetti solidali nel ruolo di impiegati o stagisti in un altro paese dell’Ue. Marianne Thyssen, Commissario per l’impiego e la mobilità dei lavoratori, speiga che “il Corpo europeo di solidarietà mira a proporre opportunità più numerose e interessanti. In cooperazione con i servizi pubblici di collocamento e i collaboratori presenti sul territorio, daremo a migliaia di giovani una reale possibilità di trovare un lavoro o uno stage in settori legati alla solidarietà in Europa. Tale approccio permetterà loro di sviluppare le proprie competenze e migliorare le proprie prospettive sul mercato di lavoro”.
Il Corpo europeo di solidarietà è aperto a tutti coloro che ne condividano la missione e i principi. I candidati devono avere almeno 17 anni, ma i progetti sono poi accessibili soltanto ai maggiorenni. Il programma offre ai giovani due possibilità: quella di partecipare a un progetto, o quella di cercare un impiego o uno stage retribuito in settori solidali, per un periodo dai due ai dodici mesi. “Mi rallegro dello sviluppo del Corpo europeo di solidarietà,” dice Tibor Navracsics, Commissario per l’educazione, la cultura, la gioventù e lo sport. “Da oggi, con la sua dimensione professionale, il Corpo offre il suo pieno potenziale. Sappiamo che vi sono numerosi giovani in Europa che desiderano aiutare gli altri e che trarranno vantaggio dagli effetti positivi del loro impegno.”
I due progetti, coordinati dal servizio pubblico per l’impiego francese e l’agenzia nazionale italiana per le politiche attive del lavoro si preoccuperanno di stabilire contatti con i datori di lavoro, assicurare la selezione dei candidati, e fornire agli stessi un aiuto finanziario e altri tipi di assistenza, formazione inclusa. Tra le offerte si contano quelle legate all’educazione, l’assistenza sanitaria, lavori sociali, protezione ambientale e prevenzione di catastrofi naturali. Le attività sono finanziati dal programma per il lavoro e l’innovazione sociale con più di 14 milioni di euro.
I progetti, che si spera proseguano fino a marzo del 2019, non saranno tuttavia i soli a garantire nuove possibilità ai giovani lavoratori. In parallelo, la Commissione sta cercando di consolidare e sviluppare ulteriormente il Corpo europeo di solidarietà, cosicché possa fornire 100.000 posti di lavoro entro la fine del 2020. “L’esperienza accumulata tramite i due nuovi progetti aiuterà a porre le basi per l’espansione del Corpo europeo di solidarietà entro il 2020”, si augurano in Commissione.