Amburgo – È stato un giorno complicato quello di ieri ad Amburgo. Angela Merkel, la cancelliera tedesca, accoglieva i 19 grandi della terra mentre in città imperversavano le proteste contro il vertice del G20 intorno alla zona rossa della Messen Halle di Amburgo.
La Politica
Dal punto di vista politico questa giornata ha regalato l’accordo bilaterale tra Vladimir Putin, presidente della Federazione Russa, e Donald Trump, presidente degli Stati Uniti. I due sono giunti all’accordo di un cessate il fuoco nella zona sud-occidentale della Siria. “È il nostro primo successo”, ha dichiarato il Segretario di Stato Rex Tillerson in riferimento alla cooperazione tra la Casa Bianca di Trump e il Cremlino.
Il presidente degli Stati ha inoltre sollevato la questione dell’interferenza russa nelle elezioni presidenziali statunitensi con il presidente russo Vladimir. Putin ha negato qualsiasi coinvolgimento, ha dichiarato il Segretario di Stato americano Rex Tillerson. L’incontro che prevedeva una durata di 45 minuti, si è protratto per oltre due ore.
Infine, i due capi di stato hanno stretto un accordo per creare un gruppo di lavoro per raggiungere un accordo sulla cyber sicurezza e sulla non ingerenza. Il gruppo si occuperà anche della lotta comune al terrorismo internazionale.
La Piazza
Ancor prima che i capi di stato arrivassero al vertice del G20, migliaia di manifestanti si sono riuniti intorno alla zona rossa cercando di impedirne lo svolgimento. La manifestazione Block G20 ha issato barricate pacifiche nella città di Amburgo, costringendo alcuni leader ad arrivare in ritardo. Melania Trump, la first lady americana, ha dovuto rinunciare ai propri impegni a causa delle proteste di fronte al proprio albergo.
Le manifestazioni sono continuate per tutto il giorno. Prima di fronte alla Elbphilarmonie, il palazzo dell’opera di recente costruzione vicino al porto, che ha ospitato, in serata, il concerto con musica di Beethoven per i leader del vertice.
Durante questa manifestazione la tensione è salita velocemente e i manifestanti e la polizia sono arrivati allo scontro. Le cariche sono proseguite per tutto il pomeriggio, con i dimostranti che hanno battuto in ritirata, in seguito all’ampio uso di lacrimogeni e idranti da parte della polizia, nel quartiere di Saint Pauli.
Da qui dopo un periodo di apparente calma, i dimostranti si sono nuovamente riuniti e hanno dato vita ad una vera e propria guerriglia urbana con la polizia tedesca. Polizia, che già in giornata aveva richiesto rinforzi per gestire l’ordine pubblico.
La battaglia è proseguita fino alle 3 della notte. Manifestanti vestiti di nero e a volto coperto (non tutti) hanno messo letteralmente a soqquadro lo Schanzeviertel, quartiere dello storico centro sociale Rote Flora nella zona ovest della città.
[su_youtube url=”https://youtu.be/oisdzoQUyLw”]
Qui la situazione si è rapidamente scaldata. Per la strada era possibile vedere barricate incendiate, auto in fiamme, selciato e segnali divelti, alcuni negozi saccheggiati (Apple) e un fitto lancio di pietre nei confronti della Polizei tedesca.
La polizia ha inizialmente avuto un atteggiamento tranquillo per entrare in forze nel quartiere intorno alle 24 con i mezzi blindati. È stato fatto ampio uso di gas lacrimogeni, di idranti e di bombe stordenti. Ma, non riuscendo a gestire il caos, è arrivata in aiuto la BKS, l’unità speciale antiterrorismo equipaggiata con fucili automatici, che ha creato il panico nella piazza.
Per diverse ore la città era letteralmente divisa in due da un cordone di poliziotti in tenuta antisommossa che impediva a chiunque, persino ai giornalisti, di accedere ai luoghi delle operazioni di polizia. L’immagine che si aveva rimanendo in piazza era quella di un quartiere completamente in mano ai manifestanti e al fumo delle barricate.
La calma è stata riportata intorno alle ore 3. I quartieri di Altona e Schanzenviertel hanno riportato diversi danni. Il risultato della giornata di protesta è di un numero imprecisato di manifestanti e 197 poliziotti rimasti feriti.
“Non abbiamo mai visto un livello tale di violenza” ha dichiarato il portavoce della polizia di Amburgo, Tim Zill. Mentre dal lato dei manifestanti, un comitato investigativo dell’anti-G20, che è in contatto con i manifestanti, ha dichiarato che i disordini sarebbero scoppiati in seguito ad atti violenti della polizia.
Oggi è attesa la più grande manifestazione delle giornate di protesta contro il G20 che vedrà la partecipazione di circa 100.000 manifestanti.