Bruxelles – Nel piano d’azione proposto dalla Commissione per sostenere l’Italia nel far fronte ai flussi migratori ci sono diverse cose positive, ma è “ridicolo” mettere sul piatto solo 35 milioni perché “vale molto di più una coscia di Higuain”. Usa un paragone calcistico il capogruppo dei socialisti al Parlamento europeo, Gianni Pittella, per criticare la risposta europea alle pressanti richieste del nostro Paese. In effetti gli ultimi 35 milioni messi sul piatto da Bruxelles sono meno della metà del valore del fuoriclasse argentino, pagato 90 milioni dalla Juventus al Napoli, un acquisto che Pittella, tifosissimo degli azzurri, ricorda sicuramente molto bene. “Considero un po’ ridicola, anche se non vorrei usare l’aggettivo usato dal presidente Juncker, la proposta di dare 35 milioni all’Italia per i costi sui migranti perché mi sembra che valga molto di più una coscia di Higuain”, ha affermato Pittella ieri in conferenza stampa a Strasburgo.
“Credo che La Commissione debba fare di più sul piano della sua autorevolezza nei confronti degli Stati membri”, ha aggiunto Pittella affermando di “sapere bene che non è nel potere della Commissione decidere che si sblocchino le frontiere o che ci siano più ricollocamenti”, questo perché l’esecutivo comunitario “non può ordinare” agli Stati di fare di più. Ma per l’esponente del Pd la Commissione può comunque “spendere politicamente il suo peso perché vi sia una maggiore solidarietà, o meglio vi sia una solidarietà, non maggiore, perché finora non c’è stata proprio”.
Per Pittella questo “è il punto nodale”, poi “tutto il resto è buono, utile, ed è frutto della forte iniziativa del governo italiano che noi sosteniamo” ma “non basta se non c’è una solidarietà da parte degli altri”.
Parlando proprio degli altri Stati il socialista ha detto di non capire “perché la Francia deve ospitare solo rifugiati e non migranti economici”, riferendosi al rifiuto di Emmanuel Macron di accettare una parte degli sbarchi delle persone salvate nel Mediterraneo, sbarchi che al momento avvengono solo in Italia. “Mettiamo i piedi per terra in questa caspita di Europa altrimenti ci facciamo male a danno dei nostri cittadini”, ha concluso Pittella secondo cui “la prima cosa che dobbiamo fare è considerare che i problemi dell’Europa sono quelli di tutti i Paesi europei”.