Bruxelles – La Corte dei conti europea indagherà per capire se la Commissione Ue e gli Stati membri sono sulla buona strada per rispettare gli obiettivi Europa 2020 sulla banda larga. Nella primavera del prossimo anno i membri dell’istituzione che ha sede in Lussemburgo condurranno anche una serie di audit sul campo in cinque Paesi, fra cui l’Italia.
L’Agenda digitale 2010 prevedeva di portare i servizi di base della banda larga a tutti gli europei entro il 2013 e assicurare una connessione veloce entro il 2020, oltre ad avere il 50% delle famiglie collegate a una connessione ultraveloce entro lo stesso anno.
Secondo diversi studi condotti dalla Commissione e dalla Banca europea per gli investimenti, per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda digitale serviranno ancora 270 miliardi d’investimenti. Scopo della Corte dei conti sarà quello di capire se tale cifra è stata raggiunta, se sarà sufficiente e a che punto siamo con il dispiegamento della banda larga in Europa. Per quanto riguarda la Commissione Ue, gli auditor esamineranno se ha supportato in maniera adeguata gli Stati per permettere loro di raggiungere i target prefissati. Il report finale della Corte non vedrà la luce prima dell’autunno 2018.