Bruxelles – A poco più di 24 ore dagli annunci dei ministri della Difesa e degli Esteri austriaci, Hans Peter Doskozil e Sebastian Kurz, convinti della necessità di attivare i controlli alle frontiere con l’Italia e dispiegare l’esercito in caso di un aumento dei flussi di migranti in entrata nel Paese, arriva il dietrofront dell’Austria. Ad annunciare il cambio di direzione del paese questa volta è il il cancelliere Christian Kern, il quale ha chiarito che “l’Austria non eseguirà alcun controllo ai confini del Brennero al momento e non sta per ricorrere all’impiego dell’esercito nell’immediato”.
Rientra dunque la tensione tra Roma e Vienna dopo il colloquio telefonico avvenuto in mattinata tra il premier Paolo Gentiloni e il cancelliere Kern. Intanto, fonti di Palazzo Chigi citate dall’Ansa, fanno sapere di aver preso atto del cambio di rotta dell’Austria e sottolineano che la collaborazione tra le forze di polizia produce ottimi risultati e si basa sul rispetto delle regole europee da entrambe le parti, senza alcun bisogno di truppe o mezzi militari.
Sollevato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. “Sono lieto che ci sia stato un chiarimento tra il governo italiano e il governo austriaco”, ha detto in conferenza stampa a Strasburgo. “Sarebbe stato privo di senso inviare i carro armati alla frontiera”.