Roma – Anche il Senato italiano ha voluto porgere un tributo a Helmut Kohl, lo storico cancelliere della riunificazione delle due germanie e della nascita dell’euro, recentemente scomparso all’età di 87 anni. Per il presidente del Senato, Pietro Grasso, lo statista tedesco “non smise mai di combattere per un’Europa politica”. Alla sua figura “noi tutti dobbiamo un salto di qualità nel processo di integrazione europea”, ha indicato la seconda carica dello Stato, e la sua memoria deve essere “di stimolo e di guida sulla via di un rinnovato impegno per la nostra comune Patria europea”.
Secondo il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, fu la costruzione dell’euro – per cui Kohl si spese anche al costo di perdere le elezioni contro l’allora sfidante socialdemocratico Gerard Shroeder – a rappresentare “un balzo in avanti sulla via dell’integrazione europea attraverso il trasferimento della sovranità monetaria” a livello sovranazionale.
Un giudizio, quello sul contributo dell’ex cancelliere alla nascita della moneta unica, condiviso anche dall’ex presidente del Consiglio Mario Monti, secondo il quale il tedesco testimoniò come “ci siano obbiettivi più grandi della vittoria alle elezioni”, preferendo appunto portare a termine il percorso per l’adozione dell’euro invece che cedere ai sondaggi che all’epoca indicavano la contrarietà dell’opinione pubblica tedesca.