Bruxelles – Il Consiglio ha prorogato fino al 31 gennaio 2018 le sanzioni economiche ai danni della Russia per il mancato rispetto degli accordi di Minsk in Ucraina. La decisione fa seguito all’aggiornamento del presidente francese Emmanuel Macron e della cancelliera tedesca Angela Merkel al Consiglio europeo del 22 e 23 giugno, che ha aperto la strada al rinnovo delle sanzioni per altri sei mesi. Il Consiglio ha formalizzato ieri la decisione mediante procedura scritta e, in linea con quanto previsto per tutte queste decisioni, all’unanimità.
Introdotte inizialmente per un anno il 31 luglio 2014, in risposta alle azioni della Russia volte a destabilizzare la situazione in Ucraina, tali misure sono state poi rafforzate nel settembre 2014 e oggi riguardano il settore finanziario, dell’energia, della difesa e dei beni a duplice uso.
Il 19 marzo 2015 il Consiglio europeo ha deciso di far dipendere la durata delle sanzioni dalla piena attuazione degli accordi di Minsk, che doveva avvenire entro il 31 dicembre 2015. Dal momento che ciò non è avvenuto e gli accordi non sono ancora stati pienamente attuati, il Consiglio continua a prorogare le sanzioni.
“A tutti è chiaro già da tempo che le sanzioni sono controproducenti, non possono aiutare a raggiungere nessuno degli obiettivi che si prefigge l’Ue nei rapporti con la Russia”, ha commentato il vice ministro per gli Affari Esteri russo, Alexei Meshkov, che ha espresso “rammarico” per il rinnovo delle sanzioni. È probabile che il tema sarà fra i più scottanti che l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Federica Mogherini, e il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, affronteranno durante l’incontro che avranno l’11 luglio a Bruxelles.