Bruxelles – “Il nostro continente è fatto di ‘piccole patrie’, di nicchie territoriali che hanno la necessità di essere rappresentate almeno alla pari degli Stati nazionali. E’ per questa ragione che L’Unione Europea non può più essere solamente il risultato di una ‘somma di Stati’ ma deve essere schematizzata su una nuova immagine: l’Europa delle Regioni e dei territori”. Da Bruxelles, dalla sede del Comitato delle Regioni, il vice presidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), in rappresentanza del Presidente Raffaele Cattaneo, rilancia sugli obiettivi individuati dalla Calre negli ultimi due anni per cercare di trovare una soluzione alla crescente crisi di fiducia dei cittadini e delle comunità locali verso l’Ue e che vede le Regioni e i territori protagonisti nel processo di rifondazione.
Cecchetti ha preso parte al Working Group sulla Sussidiarità nel corso del quale si è dibattuto sul futuro dell’Unione, sottolinenando come questo risultato possa essere raggiunto attraverso un ripensamento delle Istituzioni comunitarie e del loro ruolo. “E’ un obbligo storico e morale – ha detto Cecchetti – ripensare e rimettere al centro della nostra riflessione cosa intendiamo per ‘federalismo’, ‘sussidiarietà’, ‘sovranità’, ‘democrazia rappresentativa’ e interrogarci sul fatto che ad oggi stiamo assistendo invece a una processo contrario ‘centralista’, ‘burocratico’ e tendente all’omogeneità al ribasso. Va in questo senso anche un approccio più realistico ai problemi geopolitici negli spazi mediterranei e dell’impatto sociale che un fenomeno incontrollato come quello migratorio possa avere sui territori locali e regionali, come si sta verificando in questo momento in Italia alle prese con sbarchi sempre più numerosi la cui gestione avviene senza un aiuto concreto da parte dell’Europa. Da qui – ha concluso Cecchetti – l’importanza per tutta l’UE di pensare a un nuovo processo di costruzione europea, una riflessione a cui il Comitato delle Regioni sta approcciandosi concretamente e che è già approfondita all’interno di altre Istituzioni comunitarie come il Parlamento europeo”.
Nel corso dei lavori si è anche sottolineata la necessità di come l’Europa abbia bisogno di una vera e propria Camera legislativa in rappresentanza delle autonomie locali, affinché venga avviato un vero processo sussidiario.