Bruxelles – I porti italiani potrebbero presto essere chiusi alle navi di Ong battenti bandiere straniere che vorrebbero scaricare migranti salvati nel Mediterraneo. E’ il messaggio che il governo di Roma ha portato questa mattina Bruxelles.
A quanto si apprende in ambienti europei, il rappresentante italiano presso l’Ue Maurizio Massari ha incontrato il commissario europeo alle migrazioni Dimitris Avramopoulos per riferirgli, a voce, un messaggio proveniente da Roma nel quale si spiega che in Italia si è raggiunto il livello di sostenibilità nell’accoglienza dei migranti e che questo ha un impatto serio sulla vita socio-politica del Paese. Nelle ultime 48 ore, avrebbe ricordato Massari ad Avramopoulos, sono arrivati 12.000 migranti, da 22 navi, in gran parte di Ong non italiane. Il governo italiano ha ricordato alla Commissione che sono stati fatti sforzi enormi in questi anni, che hanno portato al limite le capacità di gestione.
Dunque Roma ha informato Bruxelles che potrebbe essere difficile permettere ulteriori sbarchi da navi non italiane o di operazioni europee, come Sophia. Il governo, in sostanza, sta valutando questa opzione, anche se a quanto si apprende non ci sono decisioni definitive e la questione è in evoluzione.
Si tratterebbe, a quanto pare, di una forte forma di pressione, che giunge dopo il ripetuto appello del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ai partner europei a mostrare la loro solidarietà con l’Italia sulla questione migranti, così come fatto anche dal Consiglio europeo di giovedì e venerdì scorso.
Un appello ribadito ieri anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che dal Canada ha sottolineato di non vedere ancora “nel nostro Continente né adeguata consapevolezza, né l’emergere di sensibilità sufficientemente condivise”, che sono il “necessario preludio di incisive azioni comuni” per la gestione di un “fenomeno epocale”, di fronte al quale “l’Italia è in prima fila nel Mediterraneo”.