Bruxelles – Successo del centrodestra alla seconda tornata elettorale delle amministrative che hanno chiamato a votare i cittadini in diversi comuni e capoluoghi italiani. Il Partito Democratico è in forte calo, mentre il Movimento 5 Stelle rimane ai margini. 16 i capoluoghi conquistati dal centrodestra tra cui Genova e La Spezia, città storicamente a guida del centrosinistra, ma anche L’Aquila, Piacenza, Alessandria, Asti, Pistoia, Rieti, e Oristano sempre strappati al centrosinistra. Il centrodestra si riconferma a Catanzaro, Frosinone e Gorizia, con Lega e Forza Italia che stravincono anche in Lombardia conquistando Como, Monza, Lodi e Sesto San Giovanni, quest’ultima governata da 70 anni da forze di sinistra. Altra vittoria importante è quella registrata a Verona, dove a vincere è stato Federico Sboarina, appoggiato da Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che ha battuto Patrizia Bisinella, compagna del sindaco uscente Flavio Tosi e sostenuta dalla lista “Fare”.
Il centrosinistra strappa alla destra soltanto i capoluoghi di Padova e Lecce. L’unica nota positiva è quella regalata dal capoluogo pugliese che con la vittoria di Carlo Salvemini ha portato via il governo della città al centrodestra che durava da 20 anni. Tra i confermati rimangono Palermo, Lucca, Taranto e Cuneo.
Il Movimento 5 Stelle già ai margini dal primo turno elettorale, vince a Carrara e viene sconfitto nel invece ad Asti, unico capoluogo in cui era arrivato al ballottaggio. La sconfitta brucia anche, e forse ancora di più per i 5 Stelle, a Parma dove a vincere è l’ex-grillino Federico Pizzarotti, confermato a Sindaco per il secondo mandato consecutivo, senza il bisogno dell’appoggio del partito che lo aveva sostenuto nel 2012.
Unica città in cui non si è raggiunto il quorum minimo è Trapani che sarà costretta a tornare al voto il prossimo anni visto che la bassa affluenza del 26,75 per cento non ha permesso di raggiungere il quorum minimo del 50 per cento per l’elezione dell’unico candidato rimasto in lizza al ballottaggio, il candidato del Pd Pietro Savona, rimasto in corsa da solo dopo il ritiro di Girolamo Fazio sostenuto da alcune liste civiche e dall’UdC. Le elezioni sono considerate non valide e il comune verrà commissariato.