Bruxelles – nessuna ansia: i cittadini dell’Ue che ora sono in Gran Bretagna non saranno invitati a lasciare il regno quando la Brexit sarà realizzata. Lo assicura la premier Theresa May, parlando oggi davanti alla Camera dei Comuni. “Oggi voglio cancellare ogni preoccupazione. Voglio rassicurare completamente le persone che, secondo i nostri progetti, nessun cittadino dell’Ue attualmente legalmente presente in Uk si vedrà chiedere di lasciare il regno nel momento in cui la Gran Bretagna lascerà l’Unione europea. Vogliamo- ha detto May – che voi restiate”.
I cittadini dell’Unione europea che sono stati residenti nel Regno Unito per cinque anni e coloro che arriveranno a questo accumulo di anni avendo iniziato la permanenza prima della separazione, potranno dunque avere il permesso di residenza permanente e anche chiedere la cittadinanza britannica. “Saranno trattati come se fossero cittadini Uk per quanto riguarda le cure mediche, l’istruzione, i benefici sociali e le pensioni”, ha dettagliato May.
Lo promette il governo britannico nel lungo documento dedicato ai diritti dei cittadini, presentato oggi a Bruxelles e da May in Parlamento, come posizione di partenza di Londra nel quadro del negoziato Brexit, nel quale più o meno si ricalca la posizione in essere dal 1971. Ma, ha sottolineato la premier, l’accordo che si farà “deve essere reciproco, perché noi dobbiamo proteggere anche i diritti dei nostri cittadini che vivono nell’Ue”.
Il capo negoziatore dell’Ue, Michel Barnier, non è però del tutto soddisfatto, ed ha risposto al documento britannico chiedendo “più ambizione, chiarezza e garanzie” nella posizione britannica.
EU goal on #citizensrights: same level of protection as in EU law. More ambition, clarity and guarantees needed than in today's UK position.
— Michel Barnier (@MichelBarnier) June 26, 2017
“E’ nostra intenzione che i cittadini dell’Ue con una residenza continuativa per cinque anni possano restare indefinitamente con lo ‘settled status'”, dice la proposta presentata oggi. Questo significa – spiega il governo – che questi cittadini saranno liberi di risiedere con ogni diritto, avere accesso ai fondi e ai servizi pubblici e chiedere la cittadinanza britannica”. I cittadini arrivati prima della separazione (presumibilmente nel marzo 2019) ma saranno stati residenti per meno di cinque anni a quella data “potranno avere il permesso di restare fino al compimento del quinto anno e dunque chiedere il ‘settled status'”, il permesso di residenza permanente. Sembra però che per portare il coniuge si debba garantire un reddito familiare di almeno 18.600 sterline, così come accade per i cittadini britannici. Gli studenti che si iscriveranno all’università entro l’anno accademico 2018/2019 potranno ancora accedere ai prestiti ed agli altri vantaggi riservati a questa categoria di giovani.
Chi invece arriverà dopo la separazione formale di Uk dalla Ue “potrà chiedere il permesso di restare in base alle future norme di immigrazione per i cittadini dell’Ue”.
Il documento è lungo e dettagliato, e, come sottolineava il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk i problemi potrebbero essere nei dettagli. Bisogna dunque ora attendere il giudizio di Bruxelles sui vari casi specifici (pensionati, studenti, eccetera) per capire se la base della proposta britannica è accettabile o meno. Il quotidiano The Guardian racconta a capire più nel dettaglio, ma con molte incertezze che andranno chiarite nel negoziato.