Bruxelles – A Bruxelles si riaffaccia lo spettro del terrorismo e torna la paura. Un’esplosione di bassa intensità è avvenuta nella stazione centrale della capitale belga, dove i militari hanno neutralizzato un uomo con indosso una cintura esplosiva. Tutto si è consumato attorno alle 20:50, quando da prime ricostruzioni ancora non confermate un trolley sarebbe saltato in aria. A quel punto sarebbero entrati in azione in soldati. Il procuratore federale, in una conferenza stampa straordinaria convocata alle 22:45, si è limitato a fornire le informazioni strettamente necessarie. E’ stata confermata l’esplosione, definita come “di intensità relativamente bassa” e considerata “un atto terroristico”. E’ stato confermato che un uomo con un sacco e una cintura esplosiva è stato abbattuto dai militari, ma il procuratore non ha precisato né l’identità dell’individuo né il suo stato. Non è chiaro se l’uomo sia morto sul colpo oppure no. Il procuratore federale ha assicurato che non ci sarebbero vittime.
La gare centrale, punto di snodo e incontro di treno e metropolitana, è stata immediatamente evacuata, così come l’area della Grand place, la piazza principale del centro città. Bruxelles torna a rivivere le ore di paura conosciute dopo gli attacchi terroristici di Parigi del 13 novembre 2015 e quelli di Bruxelles del 22 marzo 2016. Indagini sono in corso per stabilire se l’uomo fosse da solo o fosse pronto a farsi esplodere assieme ad altre persone, ma al momento non risulta alcuna caccia all’uomo. Gli artificieri del Sedee (servizio di rimozione e distruzione degli apparecchi esplosivi) sono sul posto per disinnescare la cintura esplosiva e verificare che non vi sia altro materiale esplosivo nell’area ora preclusa al pubblico.
Secondo alcune testimonianze l’uomo avrebbe gridato “Allah Akbar” (Allah è grande), ma il procuratore federale non ha confermato nè commentato. Il primo ministro Charles Michel e il ministro degli Interni, Jan Jambon seguono la situazione dal centro di crisi, che ha assicurato che la situazione è sotto controllo. Per il momento è stato mantenuto a 3 il livello di allerta su una scala di 4 livelli. Il livello 3 indica una minaccia “grave, possibile e verosimile” per il Paese. Riunioni dell’unità di crisi sono in corso.