Roma – Dal momento che “gli accordi commerciali possono avere – e hanno spesso avuto in passato – un impatto di grande rilievo sull’ambiente e sull’economia dei Paesi coinvolti”, è “quindi comprensibile l’appello ad un esame attento e scrupoloso” del Ceta, l’accordo di libero scambio concluso tra Ue e Canada e in attesa di ratifica da parte dei Paesi membri. Un appello che “non resterà inascoltato”, assicura il presidente del Senato Pietro Grasso, che ha ricevuto oggi i rappresentanti di associazioni sindacali, ambientaliste e dei consumatori, le quali avevano chiesto udienza per illustrare le loro perplessità sul trattato, il cui esame è in corso in commissione Esteri a Palazzo Madama. La seconda carica dello Stato si è visto consegnare un documento dal titolo ‘Alla ricerca di un commercio libero e giusto (free and fair)’, firmato da 11 associazioni e già recapitato ai Senatori impegnati nell’esame del disegno di legge di ratifica del Ceta.
Sull’accordo commerciale è intervenuto anche il presidente dell’Europarlamento, Antonio tajani, che all’Assemblea di Confartigianato ha rivendicato come “tutelare le piccole e medie imprese nell’ambito del Ceta” sia stato “l’obiettivo per il quale il Parlamento europeo si è mosso, facendo in modo che questo accordo non andasse solo a vantaggio dei grandi, ma anche dei piccoli e medi imprenditori”. Secondo Tajani, “i nostri prodotti di qualità ora possono andare a occupare il grande mercato del Canada”.
Decisamente a favore della ratifica del Ceta è anche la Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato), che in audizione ha spiegato ai senatori della commissione Esteri come “la ratifica dell’accordo di partenariato strategico economico e commerciale tra Unione europea e Canada possa arrecare vantaggi all’Italia”. Secondo l’organizzazione con sede a Roma, “l’intesa mira a favorire gli scambi commerciali, ma garantisce gli alti standard qualitativi europei, soddisfa le regole di origine e difende i marchi registrati”.
Non la pensano così, oltre ai sindacati e alle associazioni accolte oggi da Grasso, Sinistra italiana e Movimento 5 Stelle, che domani terranno due diverse conferenze stampa per spiegare le ragioni della loro contrarietà alla ratifica. Per la senatrice pentastellata Elena Fattori, il Ceta “se approvato andrà a incidere pesantemente sugli scambi commerciali con il Canada in maniera sfavorevole all’Italia, mettendo a repentaglio la qualità della nostra produzione agroalimentare Dop, Igp, il made in Italy, e aprendo la strada alla contraffazione dei marchi in quel fenomeno conosciuto come italian sounding”. Anche secondo Sinistra italiana “verranno liberalizzati i prodotti fintamente italiani, e rischiano di essere aggirate tanto le regole europee sugli Ogm che quelle sull’uso dei prodotti chimici proibiti in Europa”.