Bruxelles – Anche se ci saranno “momenti impegnativi davanti a noi, faremo tutto il possibile per raggiungere un accordo che sia nel miglior interesse di tutti i cittadini”. Iniziano con toni costruttivi i negoziati per la Brexit. Oggi a Bruxelles è arrivato il Segretario di Stato britannico David Davis, responsabile di Londra per le trattative, per il primo round delle discussioni sul divorzio dall’Ue. “Iniziamo questo negoziato con tono costruttivo e positivo determinati a costruire una partnership speciale con i nostri amici e alleati” ha affermato Davis nel punto stampa insieme alla sua controparte europea, MIchel Barnier, capo dei negoziatori della Commissione, prima di dare il via al programma di lavoro piuttosto denso, con al centro le tematiche finanziarie, i diritti dei cittadini, e la questione del confine con l’Irlanda del Nord. “Oggi diamo il via ai negoziati per il ritiro della Gran Bretagna dall’Ue. Il nostro obiettivo è chiaro. Prima di tutto dobbiamo affrontare le incertezze causate dalla Brexit, per i cittadini, per i beneficiari delle politiche europee, e per l’impatto che ci sarà sulle frontiere, in particolare quelle irlandesi”, ha affermato il francese.
“Spero che oggi si possano identificare priorità e un calendario che mi permetta di riferire al Consiglio europeo alla fine di questa settimana, che abbiamo avuto un’apertura costruttiva dei negoziati”, ha chiarito il capo negoziatore Ue. “E’ più ciò che ci unisce di ciò che ci divide”, ha provato a rassicurare Davis assicurando di essere a Bruxelles per porre le basi per la costruzione di una “nuova, profonda e speciale partnership con l’Ue”.
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— European Commission (@EU_Commission) June 19, 2017
Ora i negoziati comincino “sul serio” e rispettino le priorità Ue sui diritti dei cittadini, il ‘conto’ a carico di Londra e la pace in Irlanda del Nord. E’ quanto hanno chiesto il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani e il capo dei negoziatori di Strasburgo Guy Verhofstadt, ricordando che servirà l’ok dell’Aula per qualsiasi accordo verrà stretto con Londra. “La posizione dell’Europarlamento è chiara”, ha sottolineato Tajani, “ora i negoziati devono cominciare per davvero e mi aspetto che saranno condotti in modo ordinato e in uno spirito di cooperazione”. “Sono lieto che stiamo rispettando il calendario dei negoziati che è già abbastanza stretto, ora prima di tutto facciamo progressi sui diritti dei cittadini e creiamo certezza legale sia per la gente che per le imprese”, ha detto Verhofstadt.
Sulla Brexit “il nostro grosso problema è che non abbiamo alcuna idea di cosa vogliono i britannici” che “sono nel caos”, ha attaccato il capogruppo del Ppe al Parlamento europeo, Manfred Weber, intervistato dalla radio tedesca Bayern 2. “Continuiamo a sentire che non vogliono il modello norvegese, il modello svizzero, l’unione doganale, il mercato interno, che vogliono limitare l’immigrazione. Continuiamo a sentire solo cosa non vogliono ma non abbiamo alcun quadro di come saranno le nostre relazioni future”, ha concluso Weber.