Bruxelles – La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha firmato due accordi con la Banca nazionale del lavoro (gruppo BNP Paribas) per finanziare con un totale di 250 milioni le piccole e medie imprese italiane e alcuni enti pubblici a livello locale e nazionale, nonché le società di medie dimensioni per progetti di ricerca e innovazione.
Il finanziamento prevede una cifra di 200 milioni a favore delle Pmi con meno di 250 impiegati o – per un massimo del 30% – verso aziende di proprietà pubblica di ogni dimensione. Altri 50 milioni, invece, sono destinati a investimenti in ricerca e innovazione che coinvolgano il tessuto imprenditoriale piccolo e medio, ma anche nei casi di imprese a media capitalizzazione. La quota d’importo massimo riservato a enti pubblici è destinata a sostenere gli investimenti nei settori definiti prioritari dalla Bei, come la protezione dell’ambiente e la sostenibilità, l’energia rinnovabile, l’efficienza energetica e l’economia della conoscenza (istruzione, ricerca, sviluppo e innovazione).
In particolare, il finanziamento per quei progetti d’investimento alle imprese che arrivano a 25 milioni di euro potranno essere coperti al 100% dai fondi, mentre per le imprese pubbliche, il credito della Bei non può superare il 50% dei costi di progetto/investimento. In ogni caso, i prestiti saranno fissati per un importo massimo di 12,5 milioni di euro con durata fino a sei anni (sette anni per investimenti in ricerca e innovazione).
Per quanto riguarda i 50 milioni di euro destinati alla ricerca, invece, l’operazione rientra nell’ambito dello strumento italiano di condivisione del rischio, realizzato in collaborazione con Bei, ministero dello Sviluppo Economico e ministero dell’Economia e delle Finanze. Un meccanismo già previsto dal gruppo Bnp, che consente un’ampia ripartizione dei rischi tra Stato e aziende per un massimo di 500 milioni di euro.