Bruxelles – No alle fake news, più protezione della privacy per i consumatori e sostegno alla concorrenza leale. Sono questi i principali punti della risoluzione approvata dalla plenaria del Parlamento europeo, con la quale si chiede alla Commissione Ue d’intervenire per “aggiornare all’era digitale” le normative esistenti che si applicano alle piattaforme online.
Per rafforzare la protezione dei consumatori e dei loro dati personali ma, allo stesso tempo, sviluppare il potenziale delle piattaforme online, gli eurodeputati invitano l’esecutivo comunitario a investigare sui possibili errori e abusi di algoritmi che possono portare a discriminazione, concorrenza sleale o violazione della privacy, a sviluppare linee guida per far rispettare le norme in materia di responsabilità, a proporre un trattamento paritario tra servizi online e offline e a definire ulteriormente le procedure di notifica e di rimozione per contenuti e materiai illegali. In più, la Commissione dovrebbe prendere in considerazione l’introduzione di una legislazione per limitare la diffusione di contenuti falsi.
L’Aula di Strasburgo chiama in causa le stesse piattaforme online, che dovranno prendere alcune misure per assicurare il rispetto della privacy degli utenti e informazioni accurate per contrastare la diffusione delle fake news (fornendo strumenti agli utenti per riconoscerle), informare gli utenti sulla condivisione dei propri dati personali, assicurare l’anonimato qualora i dati siano raccolti da terze parti e combattere i contenuti illeciti regolamentando e moderando l’uso delle piattaforme. Il tutto offrendo ai consumatori termini e condizioni chiare, comprensive e corrette, presentate in maniera “user-friendly” ed evitando terminologia complessa.
“Dobbiamo promuovere la crescita delle piattaforme online in Europa e rafforzare l’abilità delle piattaforme europee di aumentare le risorse e competere in tutto il mondo”, ha sottolineato la relatrice Hanna Virkkunen (Ppe), ribadendo che “la fiducia degli utenti è vitale per una fiorente economia delle piattaforme digitali”. “L’Ue deve sviluppare una strategia globale e una visione ambiziosa. Dobbiamo avere dei leader europei capaci di fronteggiare i giganti americani e asiatici”, ha aggiunto il relatore Philippe Juvin (Ppe).