Bruxelles – Raccontare le difficoltà del proprio territorio, rimanendo in contatto con la popolazione e coinvolgendola, attraverso esperienza formative di video-produzione in grado di fornire competenze e padronanza dei nuovi mezzi di comunicazione nell’era del digitale. Il tutto, con il telefono cellulare e nulla di più. Ecco il progetto di SlashProd, società attiva nel campo del realizzazione video. L’iniziativa, nata a fine 2014, si rivolge ai giovani: a loro è stato insegnato come girare e montare filmati interamente con l’apparecchio tascabile. Ora questi giovani porteranno i loro prodotti in mostra al Parlamento europeo per proiezioni del tutto particolari. Partecipazione, inclusione sociale, formazione: SlashProd ha cercato di contribuire a risollevare un comune, Anderlecht, a Bruxelles, non certo in uno dei suoi momenti migliori.
Disoccupazione al 21,8%, in un municipio che conta 117.412 abitanti. Un quinto dei residenti è fuori dal mercato del lavoro, ma solo una parte cerca di rientrarvi. Nel 2016 le domande di impiego sono state 10.986. Vuol dire che ci sono oltre 14mila persone che sono scomparse dai radar, non lavorano e hanno smesso di cercare di tornare a farlo. Non solo: la metà delle persone che risultano in cerca di lavoro sono disoccupati di lunga durata: 5.275 applicanti su 10.986 sono senza impiego da più di due anni. Non solo. Ci sono 1.386 under 25 senza un salario, e chissà quanti altre ce ne sono tra gli inattivi che non si dichiarano. Bastano questi numeri a far capire problemi e disagi della municipalità di Bruxelles. Non c’è dunque solo Molenbeek a essere percepita come zona “difficile”, c’è anche Anderlecht. E’ qui che SlashProd ha deciso di agire, con un’idea ritenuta talmente positiva da ottenere il sostegno finanziario della fondazione Re Baldovino, la collaborazione di Sony (che ha messo a disposizione i telefoni) e la partecipazione del Parlamento europeo.
“C’era una volta ad Anderlecht” (Once upon a time in Anderlecht) è un viaggio nella vita del comune, che si snoda attraverso le storie di figure tutte diverse e girate da tanti giovani registi in erba, finendo col fornire una particolare inchiesta sulla città, i suoi mille volti, le sue tante problematiche. “Un’inchiesta sociologica”, così la dipinge Alessandro Cozzutto, fondatore di SlashProd e ideatore di quella che spiega essere una “iniziativa sociale che consente ai più giovani della periferia di Bruxelles di realizzare video di qualità”, e non solo in termini di immagini, con il proprio cellulare. Il risultato è il racconto delle storie di alcuni dei residenti (esperienze passate, situazione attuale, aspettative per il futuro), dei luoghi, delle difficoltà. I senza fissa dimora, l’incuria, il disagio sociale espresso a colpi di graffiti. Un viaggio reso possibile anche dalle associazioni locali, quali Maks e Beeldenstorm, che hanno messo in contatto SlashProd con le scuole, creando un circuito che ha connesso i vari soggetti cittadini. Un risultato che ha trovato interesse e sostegno in Parlamento europeo, dove Angelika Mlinar (Austria) e Hilde Vautmans (Belgio), europarlamentari del gruppo Alde, permetteranno la proiezione dei lavori video nel Parlamento europeo. Appuntamento per il 21 giugno alle 15:45.