Non c’è verso: qualsiasi cosa si faccia c’è sempre qualcuno che, per distinguersi, per spirito di contraddizione, per eccesso di sfiducia, per un supposto guadagno politico, è insoddisfatto.
Da domani in Europa, nei paesi dell’Unione europea, sarà abolito il roamimg per il traffico telefonico e il traffico dati. Una cosa positiva voluta dall’Ue. Qualcuno, in buona fede, avrebbe preferito con non fosse abolito? Questa novità vuol dire, in sostanza, che un italiano che va in Francia potrà usare il suo telefono alle stesse condizioni di casa sua: potrà telefonare verso l’Italia e ricevere telefonate da tutta Europa senza avere alcun costo aggiuntivo. E questo vale anche per il traffico dati: hai 4 giga al mese? Li puoi usare dove ti pare. Qualche limite c’è, ad esempio se usi il tuo abbonamento, nell’arco dell’anno, più tempo all’estero che nel tuo Paese la tua compagnia ti può chiedere come mai, e lì si apre una trattativa per vedere se stai imbrogliando o se hai una situazione giustificabile. Casi marginali, insomma.
Ecco, c’è chi protesta perché questa novità riguarda “pochi e non la maggioranza”. E’ vero, ma quante norme riguardano la maggioranza delle persone? Una buona legge ad esempio sugli asili nido vale per tutti? O una normativa per aiutare i cardiopatici ad avere cure meno costose riguarda tutti? Le regole sui diritti dei viaggiatori aerei sono per tutti? No, sono in primo luogo per chi è coinvolto, e poi, ovviamente, hanno una ricaduta positiva su tutta la società. La società è fatta di un insieme di cose, di persone, di azioni, che tutte insieme concorrono al suo funzionamento complessivo: ogni miglioramento per una parte contribuisce al miglioramento per il tutto.
E così il roaming. Esistono messi di dati su quanti cittadini vanno all’estero. Sono pochi, è vero. Ma per questo non devono essere protetti? Offrire un pezzettino in più di favore, di risparmio, di possibilità di contatto con la famiglia, non aiuta anche a stimolare il settore dei viaggi, con tutti i posti di lavoro che si porta dietro?
E per le aziende, in particolare per le piccole e piccolissime, come la nostra, questo cambierà molte cose, sarà possibile avere dei risparmi significativi e poter lavorare meglio, con più efficienza, e magari questo concorrerà alla possibilità di creare più posti di lavoro. La comunicazione è una tema fondamentale per lo sviluppo economico: voi che ci leggete su internet non avreste mai potuto farlo se noi fossimo stati un piccolo giornale di carta scritto a Bruxelles. Una piccola azienda che invia una suo rappresentante in Francia con un volo Ryanair (comunicazione fisica, ad esempio) per tentare di piazzare qualche prodotto considera anche i costi telefonici e di traffico dati.
Con le nuove regole, ad esempio, sarà possibile e vantaggioso piazzare anche piccoli ordinativi on line quando si è fuori dal proprio Paese, per noi giornalisti sarà possibile pubblicare o aggiornare notizie senza costi aggiuntivi anche quando si è in giro.
L’abolizione del roaming, oltre a permettere più facili contatti familiari, contribuisce, come si dice a “far girare l’economia”, a rendere più moderne le condizioni di lavoro e più eque quelle della concorrenza. Non riguarda tutte le persone, ma riguarda tutta la società.