Bruxelles – Lavorando tutta la notte la premier britannica Theresa May ha raggiunto un accordo con il Partito Unionista Democratico (Dup) nord irlandese, formazione fortemente pro Brexit, per formare un nuovo governo (chi c’è nel nuovo governo) dopo le disastrose elezioni di ieri che hanno privato i Tories della maggioranza assoluta a Westmintser. Intorno alle 13:30 è andata dalla regina Elisabetta II per presentare la nuova maggioranza, che dovrebbe contare su 329 deputati, tre oltre la soglia di maggioranza a 326.
“Ho appena visto sua maestà la regina e ora formerò un governo, un governo che assicuri stabilità e porti avanti il Regno Unito in questo periodo cruciale per il nostro Paese”, ha dichiarato May al suo ritorno a Downing Street, un governo che “guiderà il Paese nei cruciali negoziati per la Brexit” che, sottolinea rispondendo alle preoccupazioni di Bruxelles su eventuali slittamenti, “iniziano tra soli 10 giorni e realizzeranno la volontà del popolo britannico portando il Regno Unito fuori dall’Unione Europea”.
“Quello di cui il Paese ha bisogno più che mai è stabilità e avendo ottenuto il maggior numero di voti e il più grande numero di seggi nelle elezioni è chiaro che solo i conservatori e gli unionisti hanno la legittimità e l’abilità di assicurare una maggioranza nella Camera dei Comuni”, ha rivendicato May.
“Come stiamo facendo continueremo a lavorare con i nostri amici e alleati, in particolare con il Partito Unionista Democratico”, ha continuato May assicurando che “i nostri due partiti hanno avuto una forte relazione negli anni e questo mi dà la fiducia di credere che potremo lavorare insieme nell’interesso dell’intero Regno Unito” e “questo ci permetterà di unirci come Paese e indirizzare le nostre energie verso un accordo di successo per la Brexit”, un accordo che “funzioni per tutti nel Paese e assicuri una nuova partnership con l’Ue che assicuri prosperità di lungo termine”.
Un esponente di Dup riportato dal Guardian ha detto che “noi vogliamo che ci sia un governo. Abbiamo lavorato bene con May, l’alternativa (cioè un governo guidato da Jeremy Corbyn, ndr) è intollerabile”. Al momento però non è chiaro il livello di coinvolgimento del Dup, se cioè farà parte del governo con suoi ministri o se soltanto lo sosterrà dall’esterno. Altri esponenti del partito dicono che parlare di un’intera già fatta “è prematuro”.