Bruxelles – La Commissione europea è pronta ad avviare procedure d’infrazione contro la Repubblica ceca per lo scarso impegno nel farsi carico dei richiedenti asilo. L’annuncio, a metà strada tra l’avvertimento e la minaccia, lo dà Jean-Claude Juncker in persona, in occasione della sua visita ufficiale a Praga. Il presidente dell’esecutivo comunitario esprime pubblicamente il suo disappunto per quanto poco fatto finora dallo Stato membro per rispettare quelle che, ricorda, sono “decisioni di solidarietà prese collettivamente dagli Stati membri”. Si tratta dell’impegno di farsi carico dei richiedenti asilo giunti in Italia e Grecia. Finora Praga ha contributo troppo poco, e Juncker non ci sta. “Invito il governo ceco a riconsiderare il suo atteggiamento cosicché non dovremo ricorrere a procedure d’infrazione, ciò che faremo se le cose non cambiano”.
Juncker deplora il fatto che la Repubblica Ceca abbia accolto appena 12 persone in tutto lo scorso anno e ancora nessuna quest’anno, e ammette di essere “scontento” nel leggere sulla stampa l’intenzione del governo di Praga di uscire dal meccanismo di ricollocamento. “La solidarietà non è a senso unico. Chi vuole beneficiarne, come ad esempio attraverso i fondi di coesione dell’Ue, devono essere disposti a mostrarne” a sua volta. “Considero la Repubblica Ceca e i cechi profondamente europei, quindi lo siano anche sull’immigrazione”. Sennò sarà procedura d’infrazione.