Bruxelles – La Commissione europea ha approvato il piano nazionale di investimenti di 101,4 milioni di euro della Croazia per la banda larga di prossima generazione (Next Generation Network – Ngn), ritenendolo conforme alla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato. Questo programma mira in particolare a fornire un accesso a internet veloce nelle zone in cui non è attualmente disponibile, come nelle aree rurali.
“Il programma per la banda larga della Croazia porterà l’internet veloce a quei consumatori e imprese attualmente non interessati dalla rete nazionale”, ha dichiarato la commissaria per la Concorrenza, Margrethe Vestager. Il piano nazionale, ha aggiunto Vestager, “aiuterà la Croazia a mettere in atto le infrastrutture necessarie per una società dell’informazione e contribuire alla creazione di un Mercato unico digitale all’interno dell’Unione europea”. Guardando alla media europea, l’attuale mercato dell’internet veloce nel Paese balcano è caratterizzato da prezzi elevati e bassi tassi di impiego. Tale progetto, nelle intenzioni della Commissione e del governo croato, intende migliorare notevolmente la situazione attuale e aiutare la Croazia a implementare la connettività, per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Commissione nell’ambito del Mercato unico digitale.
La nuova infrastruttura sarà finanziata principalmente attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale e in parte con fondi nazionali. Ciò favorirà il mantenimento della proprietà pubblica per la rete internet. Inoltre, il progetto aumenterà la copertura della banda larga ad alta velocità, fornendo velocità a 100 Mbit / s simmetriche (cioè sia per il caricamento che per il download). Nello specifico, la gestione del regime è attribuita ad un’impresa pubblica, OiV, che offrirà accordi di locazione a lungo termine sull’infrastruttura a tutti gli operatori interessati. Questi operatori potranno poi offrire servizi di connessione ai fornitori di accesso locale, che a loro volta serviranno i consumatori finali. Questo ha permesso alle istituzioni di Bruxelles di non ritenere aiuti di Stato i fondi stanziati dal governo croato.
Le reti Ngn dette “Backhaul” costituiscono in Croazia la spina dorsale delle reti internet e possono essere considerate come le autostrade dell’informazione alle quali si legano le reti di Accesso di prossima generazione (Nga), che possono essere considerate come strade più locali. Il precedente sistema di banda larga croata, parte anch’esso nel piano nazionale, è stato approvato dalla Commissione nel gennaio 2016 e ha favorito l’introduzione di reti Nga in aree non funzionali o svantaggiate. Lo scopo della nuova misura è quello di fornire una sufficiente capacità a monte per sostenere il regime precedentemente approvato nelle zone rurali e consentire un maggiore sviluppo dell’internet veloce nel Paese balcano, oggi all’ultimo posto nelle classifiche europee.