Roma – Una riunione improntata alla “massima operatività” e che “non si pone al di fuori di un contesto europeo di cui siamo parte”. Così il capo della Polizia italiana, Franco Gabrielli, descrive l’incontro di oggi a Lampedusa con i suoi omologhi di Cipro, Croazia, Francia, Grecia, Malta, Portogallo, Slovenia e Spagna. I Paesi Ue affacciati sul Mediterraneo hanno costituito il gruppo Ermes (European Relationship for Mediterranean Security) per occuparsi insieme di sicurezza, cercando una maggiore collaborazione su temi quali la lotta al terrorismo e il contrasto dei flussi migratori irregolari.
“Abbiamo semplicemente l’ambizione di voler sottolineare una specificità” rispetto agli altri partner europei “in quanto siamo paesi che si affacciano sul Mediterraneo”, spiega Gabrielli, secondo il quale gli Stati del gruppo Ermes sono “chiamati a essere il pronto soccorso delle criticità”.
Nel corso dell’incontro, i capi della Polizia hanno elaborato strategie comuni per facilitare i contatti tra le autorità europee e organismi di cooperazione internazionale che si occupano di sicurezza. Riguardo al terrorismo internazionale, l’obbiettivo è rafforzare la partecipazione alle principali iniziative in ambito europeo per monitorare il fenomeno terroristico, migliorare lo scambio di informazioni operative, facilitando la condivisione di notizie tra servizi di intelligence e forze di Polizia.
Sul fronte del contrasto dei flussi migratori illegali e il rimpatrio dei migranti irregolari, si prevede di realizzare progetti comuni, anche con l’impiego di fondi europei, per la formazione professionale delle forze di Polizia e per la fornitura di mezzi e strumenti ai Paesi terzi del Mediterraneo interessati dalle rotte del traffico di esseri umani.
Il contrasto alle organizzazioni criminali transnazionali, che gestiscono traffici illeciti di droga, armi e migranti, sarà perseguito rafforzando i contatti e lo scambio di informazioni, ma anche avviando iniziative per l’aggiornamento sulle tecniche investigative e sulle innovazioni tecnologiche in materia di cybercrime.