Bruxelles – L’Unione europea e i suoi Stati membri hanno sottoscritto oggi una nuova strategia comune in materia di sviluppo. “Per la prima volta – ha affermato l’Alto rappresentante Federica Mogherini – questa non è una politica soltanto per le Istituzioni europee, ma anche per gli Stati membri”. “Insieme costituiamo il più grande donatore” ha precisato Mogherini, insistendo sull’importanza che l’Ue e gli Stati investano risorse negli stessi obiettivi in materia di sviluppo, visto che il loro potenziale, se unito, diventa “enorme”.
La nuova strategia costituisce un quadro comune generale per la cooperazione europea allo sviluppo. Lo sradicamento della povertà rimane l’obiettivo principale, così come la promozione dello sviluppo sostenibile, integrando dimensioni economica, sociale e ambientale. Tra i principali fattori di novità, oltre al coordinamento tra politiche e azioni a livello nazionale ed europeo, Mogherini ha fatto riferimento all’importanza di coinvolgere gli attori privati, soprattutto in termini di implementazione della nuova strategia. Al fine di garantire opportunità di lavoro ai giovani africani nei loro Paesi, ad esempio, sarebbe necessario “creare milioni di posti di lavoro ogni anno”, ha affermato Mogherini, e per farlo bisognerebbe “coinvolgere le imprese private, dando loro incentivi per creare posti di lavoro e investire in contesti fragili”. “Questa è la logica che sta dietro al nostro piano di investimenti esterni”, ha specificato.
Al centro della cerimonia per la firma della strategia a cui hanno preso parte, insieme a Federica Mogherini anche il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, il premier Maltese Joseph Muscat (presente a nome del Consiglio Uee degli Stati membri) e il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, sono state anche le tematiche della sicurezza e della stabilità. “Il nostro mondo sta cambiando. Per questo dobbiamo rivedere e adattare il nostro approccio allo sviluppo”, ha affermato Tajani che, come Mogherini, ha mostrato un particolare occhio di riguardo nei confronti della partnership tra Ue e Africa. “L’Africa sarà una priorità per il mio mandato come presidente del Parlamento europeo”, ha dichiarato Tajani, schierandosi a sostegno di un dialogo migliore con i partner africani. “L’Africa, nonostante le numerose sfide che affronta, è un continente di opportunità e crescita”.
“Non avremo compiuto il nostro dovere finché la fame, che colpisce soprattutto i bambini non sarà sradicata dal pianeta”, ha affermato Juncker che ha chiesto un maggiore impegno di tutti i Paesi per lottare contro il cambiamento climatico che porterà, se non verrà fermato, a 250 milioni di rifugiati climatici entro il 2050.
“Con oggi lanciamo un messaggio rassicurante: l’Europa c’è”, ha affermato in conclusione Mogherini, sottolineando l’importanza dell’impegno dell’Ue in un “mondo che richiede e vuole un’Europa che sia forte e globale”. “Non sono d’accordo con coloro che dicono che l’Europa può essere un leader mondiale. L’Europa è un leader mondiale” ha infine concluso Joseph Muscat.