Bruxelles – Decidendo di aumentare la propria cooperazione nella lotta al cambiamento climatico “Cina e Unione europea hanno dimostrato solidarietà con le future generazioni e responsabilità verso l’intero pianeta”. Al termine del summit Ue-Cina il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, critica la scelta di Donald Tusk di portare gli Usa fuori dagli accordi di Parigi e rivendica affinità di vedute sul tema con Pechino. “Siamo convinti che la decisione degli Stati Uniti sia un grande errore, più di quella di non ratificare il protocollo di Kyoto, perché l’accordo di Parigi è più equo”, ha attaccato Tusk che ha garantito che “la lotta al cambiamento climatico e tutta la ricerca, l’innovazione e il progresso tecnologico che questo porterà, continuerà con o senza gli Usa”.
“Come la Cina siamo delusi dal ritiro degli Stati uniti dall’accordo di Parigi, ma questo porta entrambi a procedere con la sua implementazione”, ha affermato Jean-Claude Juncker. I tre leader si sono impegnati a ridurre i combustibili fossili, a sviluppare una tecnologia più verde e a contribuire a raccogliere fondi per aiutare i Paesi più poveri a ridurre le loro emissioni.
Il presidente della Commissione non ha solo sottolineato i punti di accordo, ma anche quelli di disaccordo, seppur tenendo i toni a un livello molto conciliante. “Abbiamo parlato di questioni più controverse ma questo non è un problema perché siamo abituati”, ha detto Juncker citando “il problema della sovrapproduzione di acciaio” in Cina, contro cui l’Ue ha già emesso diverse misure antidumping e “l’implementazione dell’articolo 50 per l’accesso della Cina al Wto”, due temi “su cui abbiamo ridotto le distanze ma non siamo ancora d’accordo”.
Nel suo intervento in conferenza stampa il premier cinese, Li Keqiang, non ha accennato minimamente ai cambiamenti climatici, ma ha parlato soprattutto dell’accesso del colosso asiatico all’Organizzazione mondiale del commercio. “Abbiamo sottolineato che le regole del Wto devono essere implementate”, ha affermato, e le regole del Wto dicono che dopo 15 anni dalla sua adesione nel dicembre del 2001 a Pechino deve essere riconosciuto lo status di economia di mercato, cosa che l’Europa non è intenzionata a fare perché in quel caso avrà più difficoltà a far rispettare le regole sul dumping. “L’Ue deve rispettare gli obblighi relativi all’articolo 50 sull’accesso al Wto, e questo manderà un segnale ai mercati che entrambi rispettiamo le regole internazionali”, ha affermato Li Keqiang secondo cui “se ci sono problemi con le regole possiamo lavorare a migliorarle”.