Bruxelles – La parola d’ordine è proseguire insieme sul clima, senza farsi intimidire da una eventuale retromarcia degli Stati Uniti. E’ questa la strategia che emerge da una bozza della dichiarazione che verrà pubblicata venerdì al termine del summit di due giorni tra i rappresentanti dell’Unione europea e della Cina a Bruxelles. Si parla in particolare di un “elevatissimo impegno politico” da parte dei due partner a sostenere l’accordo di Parigi sul clima. Una mossa da leggere nel contesto del – sempre più probabile – ritiro degli Usa dall’accordo voluto da Donald Trump, che si pronuncerà ufficialmente sulla questione intorno alle 3 di pomeriggio (orario Usa, le 20 in Europa) di oggi.
Il documento sottolinea i pericoli posti dal rialzo delle temperature della Terra, parlando di “una questione di sicurezza nazionale ed un fattore che moltiplica la fragilità politica e sociale”, indicando che la transizione ad energie alternative crea lavori e crescita economica. “L’Ue e la Cina considerano l’accordo di Parigi un traguardo storico che accelera l’inevitabile calo delle emissioni di gas serra e il forte sviluppo climatico”, dice la bozza della dichiarazione, aggiungendo che i due partner “sottolineano il più alto impegno politico all’effettiva implementazione dell’accordo in tutti i suoi aspetti”. Entrambi gli attori promettono inoltre di accelerare i loro sforzi e “continuare con ulteriori misure” per implementare i loro piani nazionali sul taglio del carbone, infine concordano di presentare le loro strategie di lungo termine per abbassare il consumo di carbone entro il 2020.
I will be announcing my decision on Paris Accord, Thursday at 3:00 P.M. The White House Rose Garden. MAKE AMERICA GREAT AGAIN!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) June 1, 2017
“L’Ue e la Cina stanno unendo le forze per continuare l’implementazione dell’accordo di Parigi e accelerare la transizione globale all’energia pulita. La nostra cooperazione su questioni come il sistema di commercio di emissioni e le tecnologie pulite stanno portando i loro frutti. Ora è il tempo di rafforzare ancora di più questi legame per continuare a far girare le ruote verso un’azione globale ambiziosa per il clima”, ha dichiarato il commissario europeo all’Ambiente Miguel Arias Cañete, sottolineando che “nessuno dovrebbe essere lasciato indietro, ma l’Ue e la Cina hanno deciso di andare avanti”. Nella dichiarazione congiunta, Bruxelles e Pechino chiamano gli altri firmatari a “mantenere l’accordo di Parigi”. L’Ue – che ha da tempo messo in piedi un sistema di commercio delle emissioni (il cosiddetto Ets) – si impegnerà inoltre a finanziare la Cina con 10 milioni di euro per permetterle di realizzare un simile sistema nel Paese.
La mossa di Bruxelles e Pechino sembra rispondere dall’ormai evidente raffreddamento degli Stati Uniti nei confronti dell’accordo firmato a Parigi al termine del G7 di Taormina. “L’intera discussione sul clima è stata molto difficile, per non dire deludente”, aveva dichiarato la cancelliera tedesca Angela Merkel a margine del summit internazionale in Sicilia. L’addio di Trump rischia di minare alle fondamenta l’impegno globale – finora 147 Stati dei 197 firmatari hanno ratificato l’accordo – per ridurre le emissioni di gas serra e mantenere il riscaldamento globale “nettamente al di sotto” della soglia allarmante dei 2 gradi. Ancora di più visto che gli Stati Uniti dell’allora presidente Barack Obama erano stati i principali ambasciatori dell’iniziativa.