Bruxelles – “La nuova legge sulle Ong adottata dal governo egiziano è destinata a mettere ulteriore pressione alle loro attività e restringere lo spazio del dibattito e la discussione nel Paese”. Lo ha affermato oggi il Servizio esterno dell’Unione europea attraverso una dichiarazione ufficiale. I nuovi provvedimenti, sottolinea inoltre l’organo che fa capo all’Alta rappresentante per gli affari esteri Federica Mogherini, “rischiano di rendere ancora più difficile il contributo della società civile allo sviluppo politico, economico e sociale dell’Egitto”.
“E’ probabile che alcune delle nuove norme, come quelle relative alla procedura di registrazione e quella per ricevere fondi domestici e stranieri, abbiano un impatto sull’assistenza di cooperazione europea verso l’Egitto”, si legge nella dichiarazione, che spiega come “larga parte della nostra cooperazione sia basata su organizzazioni non governative come importanti partner”. “Una fiorente società civile, in grado di lavorare in buone condizioni, è importante per lo sviluppo democratico ed economico e per favorire la stabilità politica. Ci aspettiamo quindi che il governo egiziano implementi fino in fondo le garanzie contenute nella Costituzione egiziana e nel diritto internazionale, così come gli standard di libertà di espressione e associazione”, aggiunge l’organo dell’Ue, chiedendo inoltre “alle autorità egiziane di applicare la nuova legge in modo che non intimidisca, restringa o criminalizzi le organizzazioni per i diritti umani e i loro membri”. “L’Egitto è un partner importante per l’Ue, e manteniamo l’impegno a rafforzare la nostra cooperazione e a ricercare un dialogo costruttivo in tutti i campi”, conclude la nota.
Lunedì la legge sulle Ong approvata sei mesi fa dal parlamento egiziano è stata ratificata dal presidente al-Sisi. La nuova normativa pone le organizzazioni non governative sotto il controllo dell’esecutivo. Essa prevede che non si potranno pubblicare sondaggi e rapporti senza il permesso dello Stato, il quale deciderà sulla costituzione di una nuova associazione, e su tutti vigilerà un nuovo dipartimento legato ai servizi segreti ed esercito. Le donazioni superiori a 550 dollari dovranno essere approvate dal governo entro 60 giorni, inoltre le Ong straniere dovranno inoltre versare 16.500 dollari. Chi violerà la legge rischia da uno a cinque anni di carcere e 55mila dollari di multa. “È un colpo catastrofico ai gruppi per i diritti umani in Egitto. La severità delle restrizioni imposte minaccia di annientare le Ong nel paese”, ha commentato Najia Bounaim, responsabile di Amnesty International in Nord Africa.