Bruxelles – La Commissione europea crede nel volontariato dei giovani europei e lancia, per il 2018, il nuovo programma di Servizio civile europeo (European Solidarity Corp) aumentando il budget a disposizione fino a 341,5 milioni di euro. Da qui al 2020 l’obiettivo delle istituzioni comunitarie è quello di raggiungere quota 100mila giovani registrati, non solo per esperienze di volontariato, ma anche per tirocini e veri e propri posti di lavoro, tutti nel campo della solidarietà e del volontariato.
Voluto fortemente dal presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, il servizio civile europeo è stato istituito nel dicembre 2016 e, ad oggi, ha visto la partecipazione di 30mila giovani. Con l’annuncio di oggi, la Commissione intende unificare a partire dal 2018 e fino al 2020, sotto un unico ombrello, gli otto differenti programmi che sono stati mobilizzati per offrire esperienze di volontariato, tirocini e opportunità di lavoro nel campo della solidarietà e del volontariato a migliaia di giovani europei. Un’unica base giuridica, fanno sapere da Bruxelles, consentirà di avere strumenti finanziari più adeguati e mirati a esigenze e obiettivi del progetto, consolidando e accrescendo la coerenza, l’impatto e l’efficienza del programma, e creando più opportunità per giovani dai 18 ai 30 anni.
Nello specifico, il Servizio civile europeo consentirà ai ragazzi del Vecchio continente di poter scegliere tra un’esperienza di volontariato, un tirocinio retribuito o un vero e proprio posto con contratto di lavoro per un periodo che varia dai 2 ai 12 mesi al massimo. Con l’aumento del budget stanziato, inoltre, i partecipanti avranno la possibilità di ottenere una borsa che varia a seconda del luogo, del periodo e del tipo di attività svolta che, ad esempio, per un servizio di sei mesi può oscillare dai 3.400 ai 6.500 euro.
“Molto più che un principio, la solidarietà è uno stato d’animo che va al cuore di ciò che è l’Unione europea”, ha commentato Juncker, aggiungendo che “Oggi stiamo dando un base giuridica chiara al Servizio civile europeo, con un budget in grado di sostenerlo”. “Sono orgoglioso”, ha infine aggiunto il presidente, “di quello che il Servizio rappresenta e sono grato per tutti coloro che vogliono partecipare e per le organizzazioni che forniscono opportunità di lavoro ai nostri giovani europei”. Ora la bozza del regolamento dovrà passare il vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio Ue prima che entri in vigore.