Bruxelles – La prospettiva di elezioni anticipate in Italia non preoccupa la Commissione europea. “Le elezioni non sono mai un problema”, ha dichiarato il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici, quello che tiene in mano i conti dell’Italia, a margine di un’audizione al Parlamento europeo, a chi gli chiedeva cosa pensasse di questa eventualità. “Per la Commissione europea esprimere preoccupazione per delle elezioni non avrebbe alcun senso. Noi siamo dei Paesi democratici, è una caratteristica dell’Europa, e le elezioni sono il momento in cui il popolo esprime la sua verità sulle politiche di un Paese, come sull’Europa”, ha dichiarato Moscovici garantendo che quindi “non ci sono inquietudini”.
“È caratteristica di una democrazia essere in un ciclo elettorale: è stato il caso quest’anno già per i Paesi Bassi, per la Francia, avverrà in Germania, a Malta, che sono Paesi della zona euro, e al di fuori della zona euro per il Regno Unito”, ha ricordato il commissario agli Affari economici. La Commissione europea è “assolutamente attrezzata”, e “il semestre europeo è definito dal suo proprio ciclo e siamo preparati a prendere decisioni in tutti i tipi di situazione”, ha assicurato. “Dunque continueremo a lavorare con il governo italiano, come facciamo in condizioni di fiducia e di intelligenza”, ha concluso il commissario.
Neanche la possibilità di una vittoria degli euroscettici del Movimento 5 Stelle sembra impensierire il commissario. “Le elezioni in democrazia sono per definizione un processo aperto”, ha affermato sottolineando come “in Austria, in Olanda e in Francia i movimenti anti euro non si sono imposti”. Questo perché, ha concluso Moscovici, “gli europei che hanno l’euro sono coscienti che è tutto per loro: è garanzia di stabilità, di sicurezza e di protezione dalla speculazione”, per questo “abbracciare la lotta per l’uscita dall’euro mi pare una battaglia pessima”.