Bruxelles – Non si parla di cifre, ma di capitoli di spesa e di date. Nel “Documento numero 2” sui negoziati Brexit, la Task force della Commissione europea definisce le linee guida sugli aspetti finanziari della separazione del Regno Unito dall’Unione europea, mettendo nero su bianco che nessuno sconto è previsto e che i pagamenti andranno fatti nella maniera meno dannosa possibile per gli interessi dell’Ue.
Si tratta di un testo di dieci pagine (ridiffuso oggi 12 giugno in forma definitiva), compreso un allegato dove sono indicati i singoli capitoli di spesa, nel quale non ci sono novità rispetto a quanto sempre annunciato dall’Ue e definito poi dalla Linee guida approvate dai governi. Forse anche per questo, come nel caso del Documento numero 1 sui diritti dei cittadini, ieri i due candidati dei maggiori partiti britannici, Theresa May e Jeremy Corbin, non ne hanno per nulla parlato nelle loro apparizioni televisive.
Il testo ribadisce che si punta ad “un unico accordo”, che contenga il saldo di tutte le pendenze: bilancio dell’Unione, contributi agli enti dell’Ue, a fondo speciali, il tutto elencato nell’allegato. “Il Regno Unito deve onorare la sua quota di finanziamento di tutti gli obblighi intrapresi quando era membro dell’Unione”, sottolinea il documento, obblighi che saranno stimati “in percentuale sul totale delle spese Ue”, secondo una metodologia che andrà stabilita nella prima fase dei negoziati, cioè entro la fine del 2017, massimo inizio 2018. In cambio, però, “Il Regno Unito dovrebbe continuare a beneficiare di tutti i programmi fino alla loro chiusura, a condizione che rispetti la legislazione dell’Unione” per questi programmi.
I conti, si stabilisce, “saranno fatti in euro e tutti i pagamenti saranno fatti in euro”.