Bruxelles – Maggiori sforzi per stimolare la crescita di posti di lavoro, migliorando le opportunità disponibili per i giovani, e rispondere efficacemente alle sfide geopolitiche che riguardano il Vecchio continente. Sono questi i principali obiettivi che emergono dalla nuova proposta di bilancio dell’Unione europea per il 2018, presentata dalla Commissione. Bruxelles intende mobilitare maggiori risorse per la sicurezza dei cittadini europei e affrontare la questione delle migrazioni. “Con questa proposta”, ha dichiarato il commissario europeo al Bilancio, Günther H. Oettinger, “vogliamo raggiungere il giusto punto d’equilibrio tra la necessità di onorare gli impegni che abbiamo assunto in passato riguardo a importanti programmi dell’Ue e quella di affrontare le nuove sfide che si presentano, incrementando al tempo stesso il valore aggiunto europeo. La volontà di dimostrare risultati tangibili e di fare la differenza nella vita quotidiana dei cittadini europei continua a essere il motore di tutte le iniziative dell’Ue”.
Il bilancio proposto opera entro i limiti fissati dal Parlamento europeo e dagli Stati membri nel quadro finanziario pluriennale. Tuttavia, la Commissione attende che il Consiglio adotti formalmente la revisione intermedia di tale quadro, già concordata, subito dopo le elezioni nel Regno Unito dell’8 giugno. Diversamente, sarebbero a rischio alcune delle spese aggiuntive proposte, come ad esempio i restanti 700 milioni di EUR destinati all’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile nel periodo 2018-2020, e la Commissione dovrebbe probabilmente attingere al bilancio dell’agenda Agricoltura per pagare gli importi aggiuntivi destinati alla sicurezza e alla migrazione.
In particolare, per stimolare la crescita di nuovi posti di lavoro e investimenti, il nuovo bilancio prevede una garanzia per il Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi), fulcro del piano Juncker, con l’aggiunta di 2 miliardi di euro per il 2018. Inoltre, i fondi strutturali e di investimento rimangono i principali strumenti di finanziamento dell’Ue, a sostegno di piccole e medie imprese e per azioni nei settori della ricerca e dell’innovazione, dei trasporti, dell’ambiente e dello sviluppo rurale. Il bilancio dell’Ueassegna 55,4 miliardi di euro ai fondi strutturali e di investimento a favore delle regioni e degli Stati membri e quasi 59,6 miliardi di euro agli agricoltori e allo sviluppo rurale. La promozione dello sviluppo sostenibile consentirà anche di orientare l’azione del bilancio europeo al di fuori dell’Unione, grazie anche a ulteriori finanziamenti mobilitati tramite il nuovo Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile, in particolare sostenuto dal settore privato.
In favore dei giovani spicca l’ulteriore impegno di Bruxelles per il programma Erasmus+. Per il periodo 2017-2020, infatti, dovrebbero essere destinati a questa iniziativa ulteriori 1,2 miliardi di euro, di cui 233 milioni inclusi nel progetto di bilancio 2018 e 500 milioni nel bilancio di revisione per l’esercizio 2017. Un’altra opportunità per i giovani è costituita dal Servizio civile europeo (European Solidarity Corp), che offre ai giovani la possibilità di svolgere attività di volontariato, tirocini e attività lavorativa per 2-12 mesi, promuovendo la solidarietà nelle comunità di tutta Europa.
Tra le sfide geopolitiche, le migrazioni e la sicurezza dei cittadini risultano i principali settori di impegno dell’Ue. La Commissione intende continuare a finanziare un’ampia gamma di azioni come l’assistenza umanitaria, il rafforzamento della gestione delle frontiere esterne e il sostegno agli Stati membri più colpiti. I 4,1 miliardi di euro previsti nel progetto di bilancio per l’esercizio 2018, nei settori della migrazione e della sicurezza, portano il totale dei finanziamenti complessivi dell’UE in questo campo alla cifra record di 22 miliardi di euro solo nel periodo 2015-2018. Saranno inoltre disponibili fondi supplementari per affrontare le cause della migrazione direttamente nei Paesi in cui questa ha origine. In particolare, è previsto un capitolo di spesa per fornire assistenza a Paesi terzi come Libano e Giordania, che gestiscono ingenti flussi migratori.
Infine, nel settore della sicurezza i finanziamenti dell’Ue si concentreranno sulle misure preventive di sicurezza, in particolare nel settore dei reati gravi e della criminalità organizzata, compreso il potenziamento del coordinamento e della cooperazione tra le autorità di contrasto nazionali, il rafforzamento della sicurezza delle frontiere esterne e il sostegno agli Stati membri nella lotta contro il terrorismo e la criminalità informatica.