Bruxelles – Decisamente “europea” la vittoria conseguita alla settantesima edizione del festival di Cannes conclusosi ieri. A vincere la Palma d’oro è stata la pellicola del regista svedese Ruben Östlund, “The Square”, co-finanziata dal programma MEDIA di Europa Creativa (2014-2020) che con un budget di 824 milioni di euro, sostiene l’industria europea del cinema e dell’audiovisivo. 47.000 euro i fondi andati a supporto di “The Square” per la fase di distribuzione.
La pellicola racconta la storia di Christian, curatore di un museo svedese di arte contemporanea, padre e uomo di sani principi che guida una macchina elettrica e supporta le buone cause. Principi che però verranno sconvolti da una profonda crisi esistenziale. “La dittatura dell’essere politicamente corretto” è il tema centrale della narrazione, definito in questi termini dal direttore spagnolo Pedro Almodovar, presidente della giuria di Cannes.
Altri due i film supportati dal programma europeo e premiati a Cannes: “The Killing of a Sacred Deer” di Yorgos Lanthimos e “Barbara” di Mathieu Amalric. “Le mie sentite congratulazioni ai vincitori. Ancora una volta un successo per l’industria cinematografica europea e il programma MEDIA”, ha dichiarato il vice-presidente della Commissione europea Andrus Ansip, responsabile per il Mercato digitale europeo. “Continueremo i nostri sforzi per supportare la circolazione e la promozione dei film europei nel nostro continente e aiutare il cinema europeo a sfruttare al massimo il potenziale dell’era digitale”.
Il 2017 è il terzo anno in cui una pellicola supportata dal programma MEDIA di Europa Creativa riceve la Palma d’Oro. Nel 2015 fu “Dheepan” diretto da Jacques Audiard, seguito nel 2016 da “I, Daniel Blake” di Ken Loach.