Bruxelles – Le prime reazioni al G7 di Taormina si fanno sentire, e sono esplosive per il futuro delle relazioni tra Unione europea e Stati Uniti. Domenica la cancelliera tedesca Angela Merkel, durante un comizio elettorale a Monaco di Baviera, ha attaccato il presidente Usa Donald Trump, sottolineando la necessità di un’Europa unita e non più dipendente dal suo potente alleato americano.
“I tempi in cui potevamo contare pienamente su altri sono in una certa misura finiti, come ho sperimentato nei giorni scorsi”, ha detto Merkel, alludendo chiaramente alla riunione tra i capi di Stato avvenuta lo scorso fine settimana in Italia. “Noi europei – ha aggiunto la cancelliera – dobbiamo veramente prendere il nostro destino nelle nostre mani”. “Naturalmente dobbiamo avere relazioni amichevoli con gli Stati Uniti e il Regno Unito e con altri vicini, inclusa la Russia”, ha spiegato la leader della Germania, ma nonostante ciò, “dobbiamo essere noi stessi a combattere per il nostro futuro”. Merkel ha poi definito l’Unione Europea “un tesoro” e ha citato il nuovo presidente francese Macron, col quale Berlino conta di saldare un’alleanza strategica per riformare l’Ue dall’interno.
Un messaggio che sa tanto di sfiducia nei confronti di Trump e della sua amministrazione, alleato considerato evidentemente inaffidabile dalla Germania. Berlino è irritata dopo le parole del presidente Usa, reo di aver definito “molto negativo” il surplus commerciale della Germania nel suo incontro della scorsa settimana con i presidenti di Commissione e Consiglio europeo a Bruxelles. Ma c’è di più: l’esitazione della nuova amministrazione americana tocca diversi campi – sui quali l’Ue non ha dubbi – dal commercio internazionale alle sanzioni alla Russia, passando per il rispetto dell’accordo di Parigi sul clima. Su quest’ultimo punto, Trump ha detto che prenderà una decisione entro una settimana. Ma la potente Germania non ha alcuna intenzione di aspettare gli Stati Uniti. In questo senso possono essere lette le parole della cancelliera tedesca. Dopo la vittoria di Macron – che la scorsa settimana ha confermato il suo impegno per un’Europa più forte – in Francia, Berlino scommette fortemente su un rilancio dell’Europa, in modo da non dipendere dalle decisioni di un presidente Usa sul quale – il G7 lo ha mostrato – non si può contare.