Bruxelles – “Sono stato molto molto diretto con il segretario generale Jens Stoltenberg e con i membri dell’Alleanza nel dire che i membri della Nato devono finalmente contribuire con la giusta quota e rispettare i propri obblighi finanziari” di spese per la Difesa. Il presidente degli Stati Uniti ha attaccato ancora gli altri membri dell’Alleanza atlantica, e questa volta lo ha fatto nel discorso pronunciato inaugurando la nuova sede della Nato a Bruxelles, un monumento dedicato l’11 settembre, prima di partecipare al summit dei capi di Stato e di governo dell’alleanza difensiva. “Ventitré dei ventotto membri della Nato non pagano ancora quello che dovrebbero per la loro Difesa, non è giusto per le persone e i contribuenti Usa”, ha affermato Trump di fronte ad Angela Merkel, Paolo Gentiloni e tutti gli altri leader.
“Negli ultimi anni gli Usa hanno speso in Difesa più che tutti gli altri Paesi Nato messi insieme”, ha rivendicato aggiungendo che se tutti “avessero speso solo il 2% del Pil in difesa lo scorso anno avremmo 119 miliardi in più per la nostra difesa collettiva”. Per Trump “bisogna riconoscere che con queste minacce crescenti anche il 2% è insufficiente per chiudere il Gap necessario a modernizzare le forze armate, nella prontezza e nella loro dimensione”, anche perché “dobbiamo recuperare i tanti anni persi”, e capire che “il 2% è veramente il minimo per combattere le minacce reali e insidiose di questi giorni”.
Alla fine del suo intervento Trump ha scherzato sul nuovo quartier generale della Nato, inaugurato proprio oggi in occasione del Vertice. “Non ho chiesto quanto è costato e non lo voglio sapere, ma è bellissimo”.
“Sosteniamo il report sulla condivisione degli oneri”, ha detto Gentiloni nel suo intervento al Vertice assicurando che “l’Italia rimane determinata ad attuare gli Impegni per gli Investimenti sulla Difesa”, presi nel Vertice in Galles del 2014 in cui i leader promisero di andare verso spese per la Difesa equivalenti al 2% del Pil. “Siamo un importante fornitore di sicurezza”, ha rivendicato Gentiloni che ha ricordato che l’Italia è “il quinto contribuente al bilancio della Nato e il secondo in termini di uomini nelle due principali operazioni dell’Alleanza Atlantica, in Afghanistan (almeno mille soldati), in Kosovo (più di 500 soldati) e in molte altre operazioni”. L’Italia è tra i Paesi che chiedono che nel conteggio del 2% non si prendano in considerazione solo i soldi effettivamente spesi per la Difesa ma anche gli impegni delle forze armate nei conflitti.